Influenza e Covid-19. Al via la campagna di vaccinazione . Pronte 60mila dosi

Dl 16 ottobre scatta i medici di famiglia inizieranno la somministrazione nei loro ambulatori. C’è la possibilità di fare insieme i due sieri. Profilassi raccomandata ad over 60, fragili e persone con patologie croniche.

Sono circa 60mila i vaccini anti influenzali che dal 16 ottobre saranno somministrati presso gli studi dei medici di medicina generale. A questi, c’è la possibilità di aggiungere il vaccino anticovid molto raccomandato dai medici di famiglia ai soggetti di età di 60 o più anni, pazienti fragili e con patologie croniche. La novità questo anno, è che si potrà ricevere il vaccino influenzale e quello anti covid nella stessa seduta. "L’obiettivo delle campagne vaccinali – dice Luca Puccetti della Fimmg e del dipartimento medici di famiglia della provincia di Pisa - è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di malattia, causate sia dal Covid che dall’influenza, nelle persone anziane e in quelle con elevata fragilità e di proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari". Perciò, le disposizioni del ministero e della Regione individuano dei gruppi di popolazione, considerati a rischio, ai quali la vaccinazione è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente. Per ogni soggetto sarà disponibile un vaccino antinfluenzale diverso e adatto all’età e alle condizioni di salute, mentre per la vaccinazione anti Sars-Cov-2COVID-19 verrà utilizzata una nuova formulazione di vaccino che potrà essere utilizzato come dose di richiamo o per la vaccinazione dei soggetti non ancora vaccinati e sarà somministrabile anche assieme al vaccino antinfluenzale. Sempre Puccetti precisa: "Il vaccino contro il Covid non è quello vecchio. E’ aggiornato per le varianti e nella sua composizione. Può essere somministrato assieme a quello antinfluenzale nella stessa seduta e volendo nello stesso braccio a pochi centimetri dalla prima iniezione". Nella popolazione, sembra percepirsi un po’ di stanchezza vaccinale. "E’ vero – riprende Puccetti – ma il problema è più di cultura e di fattori psicologici. Le persone pensano che basti farsi il vaccino una volta nella vita oppure si scoraggiano se magari prendono l’influenza o il Covid nonostante i vaccini. I vaccini servono in realtà non solo alla persona ed a chi gli sta attorno ma anche perché riducono la mortalità ed i ricoveri". E visto che di ospedali si parla, Puccetti "striglia" il personale sanitario dicendo: "Il nostro personale sanitario non brilla per farsi i vaccini. Dovrebbero farlo sia per dare fiducia agli assistiti sia per evitare che si perdano ore e giornate lavorative".

Il sindacato dei medici di famiglia informa che è disponibile anche il vaccino contro il pneumococco. "I vaccini anti influenzali sono calati durante il Covid – interviene Serena Batini medico di famiglia e membro della Fimmg – perché c’era la preoccupazione per il Covid e perché obbiettivamente c’erano restrizioni e precauzioni. Ma ora l’influenza c’è e circola e consiglio i vaccini anche alle donne in gravidanza". Giuseppe Figlini presidente dell’ordine dei medici conclude: "Vacciniamoci, vacciniamoci anche per evitare intasamenti di pronto soccorso e di reparti ospedalieri. Se i 60mila vaccini verranno esauriti, possiamo tranquillamente attingere alle scorte".

Carlo Venturini