"Inchiesta Keu, non accettiamo lezioni"

Il ministro Orlando a tutto campo alla Leopolda con il Pd: "Dopo il Covid la sinistra anche a Pisa vicina ai lavoratori e ai più deboli"

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Pisa riparte e con essa anche il Pd dalla Stazione Leopolda, assieme al ministro del Lavoro Andrea Orlando, alla segretaria regionale Simona Bonafé e all’assessore regionale Alessandra Nardini. Tre numeri uno del partito ai vari livelli per tracciare una strada nella quale, dalle parole di tutti, il punto di partenza sono mea culpa e umiltà. Ripartenza è stata la parola chiave dell’incontro di ieri sera a cui hanno partecipato circa un centinaio di persone tra iscritti e simpatizzanti.

Il ministro entra subito nel vivo e parla dello scandalo Keu: "Se abbiamo sbagliato in politica locale dobbiamo chiedere scusa, ma non accettiamo lezioni da chi non è in grado di darcele. Noi i processi con la criminalità organizzata non ce li facciamo fare perché noi con la criminalità organizzata non c’entriamo niente. Se per gli altri le questioni politiche vanno risolte politicamente, perché per noi le questioni politiche dovrebbero essere risolte per via giudiziaria? Per anni il distretto della pelle è stato un luogo di contaminazione e malattia, se si è evoluto è stato grazie alle amministrazioni di sinistra".

Ma anche l’autocritica ha attraversato le parole dei politici che si sono espressi e che hanno rivendicato le battaglie e le vittorie del Pd al governo nella gestione della pandemia, ma anche errori e forse una certa superbia: "Abbiamo sbagliato quando abbiamo pensato di poter mettere da parte ascolto e confronto", ha detto Alessandra Nardini, puntando l’attenzione sulla necessità di nuove politiche che riportino al centro le donne e i giovani.

All’incontro, introdotto dalla senatrice Valeria Valente, commissaria provinciale del Pd, e da Ranieri Del Torto, segretario comunale, ha partecipato il ministro Orlando che nel pomeriggio aveva incontrato il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil della provincia, e prima ancora era stato ad Arena Metato per l’inaugurazione di un bassorilievo dedicato a Enrico Berlinguer, storico segretario del Pci. L’iniziativa era organizzata dal comitato promotore delle celebrazioni per i 100 anni dalla fondazione del Pci ed era patrocinata dall’amministrazione comunale di San Giuliano. Il bassorilievo è opera dello scultore Andrea D’Aurizio e all’inaugurazione erano presenti Sergio Di Maio, Massimiliano Angori e Paolo Fontanelli.

Ma è alla Leopolda di Pisa che il Pd si confronta con se stesso e con le nuove prospettive che si aprono in quella che si spera sia la strada verso l’uscita dalla pandemia. Una strada sulla quale il partito vede nuovi bisogni e nuove povertà e vuole trovare strumenti e modi per cancellarle. Per questo a parlare è stato invitato don Emanuele Morelli, direttore Caritas, che ha detto: "Vorrei potervi far sentire grido di sofferenza che abbiamo sentito in questi sedici mesi. Chi legge il Rapporto sulle povertà della città di Pisa non può dormire. In un anno abbiamo incontrato duemila persone, 686 non le avevamo mai incontrate prima: sono i poveri Covid".

Imprese e artigianato sono due settori che fanno i conti con la pandemia e intorno ai quali sono stati invitati a confrontarsi Alberto Di Minin (Scuola Sant’Anna) e Francesco Oppedisano, presidente Cna. Ma è Mauro Fusco, segretario della Cgil, a parlare di lavoro: "Tra 2019 e 2020 nella provincia di Pisa le domande reddito cittadinanza sono aumentate in maniera considerevole. Abbiamo inoltre 40mila dipendenti in cassa integrazione, 30mila che hanno attinto al bonus di 600 euro. La crisi del 2008, che non si era ancora risolta è stata moltiplicata dal covid". Fusco non ha poi risparmiato un attacco alle politiche regionali sulla questione Toscana Aeroporti: "Non è possibile che la Regone dia dieci milioni a Toscana Aeroporti e non intervenga sulla vendita dell’handling. Un partito di governo come il Pd deve fare qualcosa di più".

Eleonora Mancini