"In campo per creare un ponte tra amministrazione e cittadini" La missione di Said Talbi

"Riaprire il dialogo tra cittadini e istituzioni". È il motto di Said Talbi, 42 anni, operaio, sposato con due figli, fondatore dell’Unità Migranti. Nato in Tunisia, figlio di un contadino oppositore politico del regime di Ben Ali, arriva a Pisa a 16 anni. Secondo di sette fratelli, si innamora dell’Europa da ragazzo, servendo panini ai turisti ad Hammamet, la città rifugio di Craxi. "Ero considerato il ribelle della famiglia" spiega Talbi, candidato alle amministrative con "La città delle persone", la lista civica del centrosinistra. Oggi alle 18, presenterà la sua candidatura insieme a Benedetta Biondi, all’OpenPi in piazza Vittorio Emanuele.

Cosa l’ha spinta a candidarsi? "Ho sempre seguito la politica locale prima ancora di quella nazionale. Pisa mi ha dato tanto e ho cercato negli anni di avanzare idee, senza essere mai ascoltato, pur avendo messo insieme un’associazione importante come l’Unità Migranti. Grazie al mio impegno con le comunità di tutto il mondo, cercherò di dare visibilità a livello internazionale. Voglio dare un contributo sul sociale e l’integrazione. Dobbiamo saper parlare con tutti per andare a colpire e risolvere quelli che chiamo i buchi nel tessuto sociale".

Tipo?

"Il tema sicurezza, le forze dell’ordine fanno un grande lavoro, ma non basta. Servono portierati di quartiere, un censimento degli spazi sfitti e strumenti di partecipazione. E il tema-giovani, penso ai miei figli, al futuro che li aspetta. Si deve dare l’opportunità ai ragazzi di rimanere a Pisa, con lavori dignitosi".

Che farà se verrà eletto?

"Quel che ho sempre fatto, sono stato UNponte linguistico tra istituzioni e comunità straniere, Vorrei fare lo stesso, il ponte tra cittadini e amministrazione".

Enrico Mattia Del Punta