Imprenditori, poca fiducia. Ma crescono le attività

Il saldo fra chiusure e apertura è positivo, l’analisi di Confcommercio

Imprenditori, poca fiducia. Ma crescono le attività

Imprenditori, poca fiducia. Ma crescono le attività

Se si dovesse usare una parola per esprimere un prospetto per il 2024, la maggior parte degli imprenditori pisani direbbe "preoccupazione". È questa la fotografia che emerge dall’ultima indagine condotta da Format Research per Confcommercio a livello regionale che interessa le oltre 20mila aziende del comparto commercio, turismo e servizi di Pisa e provincia. Nonostante un 2023 chiuso in positivo tra nuove aperture e chiusure, il nuovo anno si conferma all’insegna della preoccupazione per le imprese del territorio pisano, soprattuttutto sul fronte della fiducia, dei ricavi e dell’accesso al credito. "A preoccupare per il 2024 - commenta Stefano Maestri Accesi, presidente di Confcommercio Provincia di Pisa - sono soprattutto la difficoltà delle imprese a far fronte al proprio fabbisogno finanziario e, allo stesso tempo, a ricorrere agli istituti di credito, una naturale conseguenza della contrazione dei ricavi. Per gli imprenditori del nostro territorio rallenta in particolare la fiducia sull’andamento della propria attività e quella sui ricavi, che al momento si mantengono stabili, mentre le previsioni mostrano un miglioramento sotto l’aspetto dell’occupazione, anche se permangono le note difficoltà di reperimento di manodopera qualificata, e un peggioramento per quanto riguarda i prezzi praticati dai fornitori". Nonostante i timori, la scia del 2023 è comunque positiva per quanto riguarda la dinamica d’impresa, poiché, come spiega Maestri Accesi, "i numeri della Camera di Commercio dicono che l’anno scorso sono state 2.173 le nuove imprese registrate a Pisa e provincia, a fronte di 2.026 cessazioni, con un saldo positivo di 147 imprese e un tasso di crescita dello 0,35%, leggermente inferiore alla media nazionale, ma tra i più alti della Toscana. Un segnale incoraggiante, considerando il rallentamento della dinamica imprenditoriale nell’ultimo decennio e un contesto che non fa dormire sonni tranquilli, condizionato da inflazione, aumento dei costi e calo dei consumi interni, oltre alle incertezze legate alla stabilità politica internazionale".

Oltre a questi temi, anche l’accesso al credito crea diverse problematiche agli imprenditori del territorio, "In un contesto ch eha visto ridurre di oltre il 35% i prestiti del sistema bancario verso le imprese con meno di 20 dipendenti, l’indagine conferma le difficoltà delle piccole e medie imprese del territorio - spiega Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa -. Noi continueremo a lavorare per offrire servizi sempre più puntuali ed efficaci, mettendo a disposizione soluzioni su misura in questo momento particolarmente delicato per l’economia del nostro territorio".