Un volume per ripercorrere le vicende del Partito Popolare Italiano nella provincia di Pisa, dai primi dibattiti nel mondo cattolico sull’eventuale ingresso nel primo conflitto mondiale, fino alla nascita del partito e agli avvenimenti che ne segnarono il rigoglioso sviluppo e la precoce scomparsa. C’è tutto nel nuovo libro di Stefano Sodi, già professore di storia e filosfia al liceo classico Galilei e docente di Storia del cristianesimo e delle chiese nell’Istituto "Santa Caterina da Siena" e nella Studio Teologico Interdiocesano "Mons. Enrico Bartoletti" di Pisa, che sarà presentato oggi alle 17 all’Auditorium dell’Opera Primaziale, in piazza dell’Arcivescovado. Gli eventi sono narrati in stretto parallelismo con quelli della Chiesa e dello Stato italiano e l’analisi del professor Sodi si conclude non con lo scioglimento del partito, che avverrà formalmente solo nel novembre 1926, ma con la distruzione della tipografia della Società Editrice Toscana, che pubblicava "Il Messaggero Toscano", "Il Corriere Toscano", "Il Mattino di Livorno" e il lucchese "L’Esare", il 2 gennaio 1925. Nella narrazione emergono figure di spicco a livello regionale e nazionale, da Giovanni Gronchi, che diverrà poi il terzo Presidente della Repubblica, a Ferdinando Pescatori, da Armando Angelini a Giulio Alvi. Accanto ad esse figure di preti, forse meno note, ma altrettanto importanti per la formazione democratica delle nuove generazioni, da don Tito Pagni a don Adolfo Braccin. Autore di oltre 150 saggi relativi prevalentemente alla storia o alla didattica di essa, Stefano Sodi è condirettore per la casa editrice Ets di Pisa delle collane "Mirabilia Pisana" e "Vos estis templum Dei vivi. Studi di storia della Chiesa".
CronacaIl nuovo libro del professor. Stefano Sodi