SAN ROMANO (Pisa)
"Il nostro segreto? Il germe di grano". È questo a rendere unici i prodotti del pastificio Morelli di San Romano secondo Marco Morelli, che insieme ai fratelli Antonio e Lucia, porta avanti l’azienda di famiglia nata nel 1860. "Il germe di grano - spiega - è il cuore del chicco, l’elemento che spesso nelle paste comuni viene eliminato durante la macinazione per allungare la conservazione del prodotto. Noi lo reintroduciamo nella semola in maggiori quantità rispetto a quanto avviene in natura e il risultato è una pasta che profuma di grano".
Oltre cento anni di attività. Qual è stato il filo conduttore?
"Sicuramente la passione per questo lavoro, che si è tramandata di padre in figlio. Io sono della quinta generazione, e la sesta si sta preparando: mio nipote e mia figlia sono già pronti a prendere in mano le redini del pastificio".
Com’è cambiato nel tempo il sistema di produzione? "Pur mantenendo una produzione artigianale, ci sono state sicuramente delle innovazioni soprattutto per raggiungere gli standard igienici dei nostri tempi. Oggi nell’azienda i macchinari sono tutti in acciaio inox, ma il vecchio forno e il mulino sono esposti nel Museo del pastificio per raccontare la nostra storia".
La vostra produzione è attenta anche all’ambiente... "Utilizziamo un tipo di packaging totalmente riciclabile. Le etichette sono in carta e facilmente separabili dal pacchetto, proprio per non creare rifiuti inutili, e gli scarti di produzione sono usati per l’alimentazione animale: in questo modo si limita l’impatto sull’ambiente, oltre ad avere anche un risparmio economico".
Come può un pastificio artigianale mantenersi competitivo sul mercato?
"Mantenendo alta la qualità del prodotto. Per noi significa scegliere materie prime a filiera corta, con una carta d’identità precisa, e puntare su un’essiccazione a bassa temperatura".