
Il musicista del dialogo Gottfried al timone della Comunità ebraica
Obiettivo: superare ogni divisione, unire. Andrea Gottfried è il nuovo presidente della Comunità ebraica di Pisa, Viareggio e Lucca. Pisano, musicista, manager e imprenditore culturale, ha 49 anni ed è stato eletto lo scorso 29 ottobre nella consultazione elettorale per il rinnovo del consiglio. Laureato in direzione d’orchestra alla Tel Aviv University, Executive MBA alla Bocconi di Milano, è il creatore di FuoriOpera, agenzia di produzione culturale, impegnata nella divulgazione di progetti artistici in tutta Italia e da 27 anni direttore artistico di Nessiah-Viaggio nell’immaginario culturale ebraico che si svolge a Pisa. Succede a Maurizio Gabbrielli, che va a ricoprire il ruolo di vicepresidente, e rimarrà in carica per i prossimi 4 anni.
Presidente, quali sono i punti cardine del suo mandato?
"Unire e avvicinare, esattamente come la fa musica, creando armonie anche dove ci sono contrasti. È questa la strada che - affiancato da tutto il consiglio – cercherò di percorrere, coinvolgendo a pieno la Comunità e la città".
Assume la carica di Presidente in un momento difficilissimo, caratterizzato dalla guerra a Gaza. Con quali sentimenti è possibile affrontarlo?
"Ci manterremo estremamente vigili sulle situazioni di tensione e aggressività prodotte dal contesto internazionale. Ma lo faremo senza barricarci. La sinagoga è e rimarrà un luogo aperto alla città, come testimoniano le visite guidate che proseguono senza interruzione, al tempio di via Palestro al Cimitero ebraico. Tra novembre e dicembre, torna anche il Festival Nessiah con un cartellone ricco di appuntamenti rivolti a tutti. Un festival tra i più longevi della Toscana e d’Italia e che quest’anno ‘abbraccerà’ Pisa e Cascina".
Comunità e città: un rapporto di proficuo e reciproco scambio.
"Intensificheremo l’ottimo lavoro di condivisione e relazioni pubbliche portato avanti dal mio predecessore Maurizio Gabbrielli, che mi affiancherà nel ruolo di vicepresidente e la cui esperienza sarà per me – e non solo – importantissima. Come lo sarà il contributo di Paolo Molco, consigliere e delegato per Lucca e Viareggio. Fino ad oggi il problema della sicurezza è stato uno dei temi sensibili che ci ha visto maggiormente interfacciarci con le autorità, ma ci sono anche molti altri aspetti sui quali poter collaborare".
Progetti in cantiere?
"Punteremo sulle sinergie con le altre Comunità toscane. Dal punto di vista educativo e formativo abbiamo già in essere progetti con Livorno e Firenze e anche un progetto di diffusione della cultura ebraica a livello regionale su cui, assieme alle istituzioni regionali, vorremmo lavorare per allargarlo ulteriormente. Non solo: lavoreremo affinché la Comunità possa essere percepita e diventare ‘casa’ di tutti gli studenti universitari israeliani e non solo che scelgono Pisa per i propri studi. Da potenziare sarà l’accesso a reti internazionali di promozione del territorio, per fare della Comunità un polo di attrazione anche turistica al servizio della città. La presenza ebraica a Pisa risale al XIV secolo e qui non è mai stato presente formalmente nessun ghetto".
Francesca Bianchi