
Il grido di prof e genitori: "Violenza inaccettabile"
Sono scesi di corsa in strada dal liceo Russoli per soccorrere i propri studenti rimasti contusi dopo gli scontri. Gli eventi di via San Francesco non sono solo una ‘vicenda’ fra studenti e polizia: genitori e professori hanno un ruolo cardine e fanno sentire la propria voce. "Un fatto gravissimo – scrivono in un comunicato congiunto il consiglio di istituto e i rappresentanti dei genitori del liceo scientifico Dini –. Un fatto che colpisce profondamente la nostra coscienza di cittadini e genitori, la nostra idea di libertà e democrazia, il nostro valore fondamentale di rispetto della Costituzione repubblicana. Una manifestazione pacifica e spontanea di studenti e studentesse è stata fatta oggetto di una pesante ed ingiustificata carica da parte di un reparto della Polizia. Un’aggressione a freddo a chi stava esercitando un fondamentale diritto previsto e tutelato dalla nostra Costituzione: quello di riunirsi pacificamente, di esprimere le proprie idee, di manifestare le proprie scelte ed i propri desideri. Studenti e studentesse allegri, a volto scoperto, pacifici, che manifestavano per la pace. Minorenni che sperano solo in un futuro migliore e che manifestano per la vita e la fine di una guerra che sta uccidendo persone innocenti. Di fronte a questo si è visto solo un gesto brutale e violento, ingiustificato".
Anche i rappresentanti dei genitori del Consiglio di Istituto del Liceo Buonarroti esprimono " indignazione per i fatti accaduti stamattina in via San Frediano. Il diritto di manifestare le proprie idee è un principio costituzionale che gli studenti di una scuola superiore devono, oltre che apprendere sui libri, vedere rispettato e garantito dalle tutte autorità preposte". "Invece – continuano dal Buonarroti –, gli studenti della nostra città che sono usciti per esprimere pacificamente le proprie idee a supporto di persone innocenti che una guerra sta uccidendo, hanno subito un vero e proprio agguato e un’aggressione a freddo da parte delle forze dell’ordine. La Polizia ha prima bloccato il transito sia alla testa che alla coda di un corteo di studentesse e studenti, quasi tutti minorenni, che stavano manifestando pacificamente. Una volta bloccati, li ha caricati con violenza: i video mostrano ragazzini picchiati selvaggiamente con manganellate sul corpo e in testa mentre cercano semplicemente di allontanarsi, o mentre sono a terra inoffensivi, caduti nel tentativo di fuga. Si vedono addirittura poliziotti che vanno a rincorrere chi si allontana per colpirlo alle spalle".
Il comunicato del Comitato Genitori del Liceo Carducci fa eco: "le immagini così come il racconto di coloro che a vario titolo sono stati testimoni della violenta, brutale e insensata repressione di un corteo studentesco ci hanno lasciati sgomenti ed indignati. Sgomenti nel vedere uomini in uniforme, molti di certo genitori, accanirsi con una violenza degna di nessuna causa su ragazze e ragazzi a volto scoperto e senza che brandissero alcuno strumento atto ad offendere. L’indignazione e lo sgomento si fanno ancor più vivi, constatando come tutto ciò sia avvenuto nel giorno in cui la città di Pisa inaugura le celebrazioni per ricordare Giacomo Matteotti".