Parlare di volontariato per riconoscerne l’importanza, il ruolo fondamentale nella costruzione e nel funzionamento di un ‘sistema’ fatto di persone e non di individui, come ha voluto sottolineare l’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto. L’occasione è stato il settimo meeting organizzato dalla Fondazione Casa Cardinale Maffi che ha visto ‘raccontarsi’ insieme volontari- appunto -, istituzioni, politici, esperti, operatori, giovani e anche Fratelli e Sorelle Preziosi, nome scelto dalla Fondazione per definire i propri assistiti. E tra testimonianze e punti di vista diversi, la ‘fotografia’ del volontariato odierno ha preso forma, cercando di tracciare la strada per il futuro.
"Serve un’alleanza volontariato-istituzioni, perché dobbiamo capire che la cura non è una responsabilità delle famiglie e basta, ma una responsabilità collettiva. La politica deve muoversi verso finanziamenti strutturali e costanti". Lo ha detto l’assessore regionale al welfare Serena Spinelli. "In Toscana - ha aggiunto - stiamo cercando di farlo. Qui il volontariato conta oltre 9mila associazioni e più 550 cooperative sociali e rappresenta un pezzo fondamentale della nostra infrastruttura sociale. Il volontariato a lungo è stato considerato la soluzione per ciò a cui le istituzioni non riuscivano ad arrivare. Adesso ci chiede di costruire insieme".
Prima di lei era stato il presidente della Fondazione Maffi Franco Luigi Falorni a lanciare la provocazione, non prima di aver dedicato un pensiero (e un grazie) a Sandro Banchellini, il volontario della Croce Rossa che pochi giorni fa ha perso tragicamente la vita mentre stava andando ad aiutare nelle aree colpite dal maltempo: "Al centro della platea - ha detto - vedete una sedia bianca che rappresenta il welfare. Una delle quattro gambe, uno dei pilastri del welfare, quella che rappresenta il volontariato, è segata. È la gamba che dà anima e vorrei chiedere alle istituzioni se avrebbero il coraggio di sedersi su questa sedia. Questa gamba ha un valore che se non si riconosce andiamo incontro a problemi di sostenibilità, in termini economici e di prossimità".
La gamba segata della sedia è finita nella mai di Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale: "Se il sistema del volontariato scioperasse si fermerebbe il sistema regionale. Dobbiamo esserne consapevoli e fare rete, mettersi in ascolto, conoscere i problemi per dare risposte. Non solo dal punto di vista economico". Uno strumento può diventare la Palestra di Gabriele, percorso formativo ‘sul campo’ ideata dalla Fondazione per "allenare i muscoli della prossimità". Esperienza che nelle ultime settimane ha ‘incontrato’ anche gli studenti delle professioni sanitarie dell’Università di Pisa, realtà con la quale – ha annunciato il prorettore Marco Macchia – sarà stipulata una convenzione. Esperienza che anche l’assessore regionale Alessandra Nardini ha provato: "E da qui – ha confermato – è nato l’impegno con l’ufficio scolastico regionale per far arrivare nelle scuole, partendo da quelle della costa tra Pisa e Livorno, questo tipo di esperienza".