REDAZIONE PISA

Il futuro è lo smart hospital. Ma il malato resta al centro

Il convegno dell’Aoup al Polo Piagge, "cartella informatizzata e interattiva. L’AI solo un sostegno per diagnosi e prevenzione, non sostituirà mai il medico". .

Un momento del. convegno Aoup dedicato alle differenze di genere

Un momento del. convegno Aoup dedicato alle differenze di genere

L’ospedale del futuro a Pisa è uno "smart hospital" dove l’Intelligenza artificiale è un sostegno per il medico, mai un sostituto. L’IA sarà impiegata soprattutto nella diagnosi e nella prevenzione. Ma come tutelare le differenze di genere e le minoranze, quali le soluzioni possibili per una IA etica e non discriminante? Si è tenuto al Polo Piagge dell’Università il convegno (presidente la dg Silvia Briani, responsabile scientifico Emanuele Neri, presidente della Scuola interdipartimentale di Medicina dell’Università di Pisa) promosso dall’Aoup sull’intelligenza artificiale nell’ospedale del futuro, per noi il Nuovo Santa Chiara a Cisanello. Quattro le sessioni tra cui l’impatto in sanità nel rispetto di privacy e deontologia professionale degli operatori sanitari; IA nel rapporto medico - paziente; quindi come l’IA possa tutelare la diversità, garantire equità e inclusione. Questa parte è stata coordinata dalla collega de La Nazione di Pisa, Antonia Casini, e ha introdotto la IV con l’ospedale del futuro.

Il pomeriggio è stato aperto dalla relazione della professoressa di Medicina legale – Università di Pisa, Emanuela Turillazzi, direttrice dell’Uo di Medicina legale dell’Aoup, che ha parlato di come i bias (distorsioni, inclinazioni, tendenze) degli algoritmi possano "spingere ad assumere decisioni erronee che riguardano interi gruppi di pazienti, come le persone non bianche, minoranze etniche o un intero genere (quello femminile)". Quindi, la parola a Mojgan Azadegan che è dirigente medico Aoup e responsabile del Centro di coordinamento regionale Medicina di genere: l’ospedale pisano è tra i 240 che hanno il bollino rosa; ad Anna Monreale, professoressa di Informatica all’Università di Pisa ("l’AI non è infallibile, serve una progettazione umanocentrica"); poi è stato il turno di Cristiana Baggiani, appena rieletta presidente dell’ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione e di Chiara Romei, dirigente medico dell’Unità operativa di Radiodiagnostica 2 dell’Aoup, che hanno discusso dei settori in cui viene e verrà impiegata l’Intelligenza artificiale. Ha chiuso la direttrice sanitaria dell’Aoup, Grazia Luchini: "La cartella clinica sarà completamente informatizzata e interattiva".