REDAZIONE PISA

Il futuro dopo la scuola: al via Orientamento

Settima edizione del progetto che vede partner Unione Industriale Pisana e Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest

Da sinistra Valter Tamburini, Patrizia Alma Pacini e Andrea Madonna

Da sinistra Valter Tamburini, Patrizia Alma Pacini e Andrea Madonna

Cresce il mercato del lavoro in provincia di Pisa, ma aumenta anche il gap tra le competenze richieste dalle imprese e quelle effettivamente disponibili. Secondo i dati Excelsior, infatti, per il 2023 sono state oltre 36mila le assunzioni programmate nell’area pisana, ma per le aziende è stato difficile coprire il 50% dei posti di lavoro offerti. "Colmare il divario di competenze - ha detto il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest Valter Tamburini - resta un obiettivo prioritario per sostenere non solo l’occupazione giovanile, ma anche la competitività delle nostre aziende". E va proprio in questa direzione il progetto "Orientamento in uscita dalle scuole medie"" promosso dalla Camera di Commercio e dall’Unione Industriale Pisana, quest’anno alla settima edizione, presentato in conferenza stampa alla presenza di Valter Tamburini, del presidente Uip Andrea Madonna, della vicepresidente Patrizia Alma Pacini, e di studenti e docenti delle scuole aderenti. Un’iniziativa, ha sottolineato Tamburini, volta a "offrire agli studenti uno strumento concreto per orientarsi nelle scelte formative, rispondendo al contempo alle esigenze delle imprese locali, soprattutto in settori chiave come edilizia e meccanica, dove è sempre più difficile trovare personale qualificato". Particolarmente richiesti sarebbero, infatti, i diplomi legati a meccanica, elettronica, logistica e socio-sanitario in un contesto in cui, già da tempo, le imprese pisane dimostrano una netta preferenza per i diplomati e per chi proviene da istituti tecnici e professionali, che rappresentano quasi il 70% della domanda a fronte di poco più del 10% di laureati. Il progetto di orientamento, che comprende anche l’opuscolo Scuola-futuro-lavoro, rappresenta, dunque, uno strumento utile per presentare l’offerta formativa e i dati sulle opportunità di occupazione e carriera in azienda.

"Non stiamo parlando soltanto delle esigenze del presente - ha aggiunto Madonna -, ma guardiamo oltre. Moltissime delle più grandi aziende italiane nel mondo hanno potuto mantenere un alto livello di competitività e di longevità grazie alla presenza di personale con altissime competenze tecniche. Un patrimonio che desideriamo conservare e diffondere nelle nuove generazioni". Queste iniziative da parte di Confindustria, ha detto Pacini, "vogliono evidenziare le necessità lavorative del futuro e orientare le famiglie, ma soprattutto vogliamo mettere la scuola al centro, perché la formazione e la cultura sono determinanti per lo sviluppo del nostro Paese e della società".

Stefania Tavella