GABRIELE MASIERO
Cronaca

Il farmacista di domani. Focus all’Officina di Galeno

A Pisa la due giorni con i big del settore: adeguare l’Italia ai grandi Paesi europei "Prescrivere medicinali possibile anche in farmacia. All’estero già accade" .

Il sindaco con Andrea Porcaro D’Ambrosio, amministratore unico di Farmacie comunali Pisa e vicepresidente di Assofarm

Il sindaco con Andrea Porcaro D’Ambrosio, amministratore unico di Farmacie comunali Pisa e vicepresidente di Assofarm

Portare l’Italia al passo delle normative dei principali Paesi europei e consentire anche ai farmacisti, in determinati casi e d’intesa con i medici di medicina generale e specialisti, alcuni farmaci, ad esempio per integrare terapie croniche e garantire così una maggiore assistenza ed efficienza del servizio nei confronti dei cittadini. E’ il tema della terza riunione de l’Officina di Galeno, in programma domani e sabato a Pisa, e che coinvolgerà il mondo della farmacia a livello nazionale e promossa e realizzata da Farmacie Comunali Pisa Spa e Assofarm, la federazione nazionale delle farmacie comunali, insieme a Uefs (Unione Europea delle Farmacie Sociali), con il patrocinio del Comune di Pisa e Anci.

Il tema di quest’anno è "Il farmacista prescrittore" e l’appuntamento si svolgerà in due sessioni: la prima domani a Palazzo Gambacorti, la seconda sabato all’auditorium "Toniolo" dell’Opera della Primaziale Pisana. "Le riunioni de L’Officina di Galeno - spiega Andrea Porcaro D’Ambrosio, amministratore unico di Farmacie comunali Pisa e vicepresidente di Assofarm - si sono definitivamente affermate come laboratorio di idee, capace di anticipare temi che diventano rapidamente di grande attualità nel panorama nazionale. La figura del Farmacista Prescrittore, territoriale e ospedaliero è destinata a incidere favorevolmente sull’evoluzione del sistema sanitario coordinandosi con i medici".

Nata in diversi Paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Germania) per ampliare le competenze del farmacista e rafforzarne il ruolo all’interno dei sistemi sanitari, questa figura si trova oggi al centro del dibattito anche in Italia. Il farmacista prescrittore, infatti, sottolinea Porcaro D’Ambrosio, "non sostituisce il medico, ma diventa un attore complementare nelle reti territoriali, abilitato a gestire alcuni percorsi terapeutici, ad avviare trattamenti di prima istanza o a seguire pazienti cronici nella continuità delle cure, realizzando un modello che può contribuire a ridurre le disuguaglianze di accesso, alleggerire i carichi della medicina di base e garantire tempi di risposta più rapidi ai cittadini, soprattutto in aree periferiche o in contesti di carenza di personale sanitario."

"Il tema - secondo il sindaco Michele Conti - è una sfida innovativa che riguarda l’evoluzione della sanità territoriale: un modello che può contribuire a ridurre le disuguaglianze, rafforzare le reti assistenziali e garantire risposte più rapide ai cittadini".