"Il dovere di noi amministratori è lasciare un segno nei cittadini. Luigi Bulleri lo ha fatto appieno"

Il sindaco Conti in consiglio comunale ricorda il predecessore scomparso a 90 anni "Ha contribuito a rendere Pisa quella che è oggi". Tra i tanti messaggi anche quello di D’Alema .

"Il dovere di noi amministratori è lasciare un segno nei cittadini. Luigi Bulleri lo ha fatto appieno"

Il sindaco Conti in consiglio comunale ricorda il predecessore scomparso a 90 anni "Ha contribuito a rendere Pisa quella che è oggi". Tra i tanti messaggi anche quello di D’Alema .

PISA

"Abbiamo il dovere, come amministratori, di lasciare un segno nei cittadini. Bulleri l’ha fatto e ha contribuito notevolmente a rendere Pisa quella che è oggi". Dopo queste parole di Michele Conti, l’intero consiglio comunale cala nel silenzio per omaggiare la figura di Luigi Bulleri, il sindaco contadino di Pisa, scomparso a 90 anni. "Un uomo del popolo - lo definisce Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in Comune - sempre impegnato per difendere gli ultimi, sia da sindacalista che da politico. La sua figura ci restituisce il vero senso dell’impegno politico, terreno per riavvicinare la cittadinanza alla politica e alla cosa pubblica". "Ho conosciuto Luigi Bulleri durante la campagna elettorale - scrive Paolo Martinelli capogruppo della Città delle persone -. È stato uno di quegli incontri che per umanità mi rimarrà più nel cuore. Mi colpì la sua passione per i poveri, le battaglie per il diritto alla casa e per la terra, le mediazione che portò avanti nel dialogo tra Pci e parte della Dc, l’avvio dell’insediamento visionario a Pisa dell’area di ricerca del Cnr. Era piacevole ascoltarlo e imparare da lui". Anche la maggioranza ha voluto rendere omaggio a Bulleri. Conti ha ricordato in sala delle Baleari della loro telefonata. "Abbiamo parlato - dice il sindaco - circa 10 minuti: lo incuriosiva l’intreccio tra lui bracciante e io direttore del consorzio agrario. Era dotato di lungimiranza e visione, come dimostra lo spostamento di Cisanello e dell’area del Cnr. Tra i sindaci del passato uno dei più concreti, vicino ai poveri, capiva le esigenze di chi era in difficoltà. Un merito che ha trasmesso a tutta la città". Commosso il ricordo del presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo che, racconta, ha avuto "il piacere di salutarlo nel maggio scorso in piazza dei Cavalieri a una manifestazione dell’Anpas perché accanto all’impegno politico ha sempre affiancato quello nel volontariato e nella cittadinanza attiva. Il suo ancoraggio solido ai valori sono un’eredità che molto ha da dire a chi si impegna per il bene comune".

"Apprendo con dolore la notizia della scomparsa di Luigi Bulleri - scrive Massimo D’Alema, all’epoca membro di spicco del Pci pisano -. Ricordo il compagno intelligente e l’amministratore serio e impegnato accanto al quale mossi i miei primi passi nella vita pubblica. Gigi affiancò il sindaco Elia Lazzari e io, giovanissimo, mi ritrovai capogruppo in Consiglio e segretario cittadino del Partito. Per me sono anni indimenticabili. Fummo anche parlamentari insieme nella legislatura che fu per me la prima". "Solo pochi mesi fa festeggiavamo il suo compleanno - la nota di Arci Pisa -. Ricorderemo sempre col sorriso la frase che pronunciasti nell’occasione: ‘molti dicono che fare il sindaco sia un sacrificio, per me è stato un onore, se avessi le forze lo rifarei di nuovo’. Il suo era vero amore per la Politica, per le Istituzioni e per la Città, vero spirito di servizio, e questo Pisa glielo ha sempre riconosciuto, definendolo ancor oggi come uno dei sindaci più amati". Tra le voci che ricordano Bulleri, quella dell’ex sindaco Paolo Fontanelli. "Nel 1982 - rammenta – si prodigò con decisione per consentire la realizzazione della festa nazionale de l’Unità a Tirrenia: il più grande evento politico di sempre nella Toscana della costa. Riuscimmo a fronteggiare la partecipazione a quell’evento di più di un milione di persone".

Mario Ferrari