
"I partiti oggi non ci sono più. Da quando nel simbolo elettorale è stato inserito il nome del leader sono diventati comitati elettorali e nel tempo hanno perso la loro prerogativa: quella di discutere al loro interno, perché quella discussione altro non è che un referendum sulla leadership". Così Gherardo Colombo, ex magistrato del pool milanese di Mani pulite, sulla situazione politica attuale commentando il suo libro ’Anti Costituzione. Come abbiamo riscritto (in peggio) i principi della nostra società’ (Garzanti), in un incontro promosso all’Edicola della legalità in piazza Martiri della libertà dalla Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione con i soggetti che aderiscono al protocollo dell’Edicola della Legalità (Comune di Pisa, Prefettura di Pisa, Università di Pisa, Associazione Ciardelli Onlus, Libera). L’incontro è stato coordinato da Emanuele Rossi, docente di Diritto Costituzionale della Sant’Anna, con la partecipazione di Michela Manetti, docente di istituzioni di diritto pubblico all’Università Roma Tre e all’Università di Siena, e Saulle Panizza, docente di diritto costituzionale dell’Università di Pisa. Secondo Colombo, "la Costituzione è spesso tradita nelle condotte individuali e la repressione dei reati non basta a farla rispettare, perché più importante è l’aspetto culturale e valoriale della Carta che dovremmo rispettare". E, rivolgendosi alla platea di studenti, ha aggiunto: "Il mio non è un libro pessimista, ma una fotografia: tocca a voi evitare che la situazione peggiori perché in questi quasi 76 anni di vita della Costituzione non abbiamo fatto molto per attuare quei principi nati dalla liberazione del regime fascista e per non ritornare agli orrori di un tempo tocca alle giovani generazioni fare in modo che quei valori siano rispettate". Un esempio per tutti: il caso Vannacci e del suo controverso libro ’Il mondo al contrario’ campione di vendite: "L’articolo 21 della Costituzione afferma la libertà di espressione pur di non violare l’articolo 3, secondo il quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Eppure lo hanno comprato in molti, credo per solidarietà verso l’ufficiale e questo aspetto mi pare quello che meriterebbe una riflessione maggiore".
Gab. Mas.