
I liceali protagonisti al "Pisa Book Festival"
Tra il Pisa Book Festival e i banchi di scuola. Ad aiutare lo staff nei quattro giorni del salone dell’editoria indipendente la scorsa settimana c’erano anche gli studenti dell’I.I.S. Galilei Pacinotti. "È un’esperienza che rifarei: è stato bello sentirsi utile nella grande macchina del Festival, rimanendo in contatto con gli altri studenti che lavoravano lì e tutti gli organizzatori. Poi essendo grande amante dei libri avere la possibilità di girare gli stand e di partecipare alle varie presentazioni come parte dello staff è stato impegnativo ma bellissimo", dice Aurora. Magliette fucsia, borsette di tela rosa e migliaia di programmi: gli studenti sono stati smistati tra i vari infopoint agli Arsenali, al Museo delle Navi Antiche e al Fortilizio, ai vari incontri e attività. "Ho lavorato da casa su alcuni articoli per il giornale scolastico, ho partecipato a due conferenze che hanno approfondito i due argomenti che mi stanno più a cuore, l’antropologia e la criminologia", spiega Ginevra. "Abbiamo compreso quanto lavoro ci sia dietro eventi di questo genere", dicono Giorgia e Viola, "Chiarire tutti i dubbi delle persone che si avvicinavano agli infopoint e imparare a relazionarsi è stato davvero formativo". Dopo l’esperienza al Pisa Book Festival, molte classi dell’istituto questo fine settimana parteciperanno agli eventi dell’Internet Festival: "Partecipare ai Festival della città per noi studenti significa avere la possibilità di conoscere argomenti che in classe non vengono trattati o che magari non interessano più di tanto ma che finisci per rivalutare", pensa Gabriel. "Sono eventi molto utili per ragazzi di qualsiasi scuola di ordine e grado: si possono affrontare tanti temi grazie alle conferenze ad esempio, mettersi a confronto con così tante realtà è stimolante", conclude Emma.
Giulia De Ieso