
di Gabriele Masiero
PISA
Quasi 800 controlli e 266 sanzioni. Sono i numeri (al 30 novembre scorso) dell’attività di controllo svolta dall’ufficio ambiente per il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in modo non conforme.
"Consolidiamo - osserva l’assessore all’ambiente Filippo Bedini - l’efficace azione sul territorio della squadra della polizia municipale distaccata presso l’Ufficio Ambiente. Nel 2022 il potenziamento dell’attività di controllo ha dato rilevanti risultati in particolare sul fronte dei controlli sulla raccolta rifiuti e igiene del territorio. A fronte di un numero di accertamenti rimasto sostanzialmente stabile per le tematiche relative all’amianto e alle malsanie ambientali, per l’abbandono di rifiuti, pur con un numero di sopralluoghi analogo al 2021, si è avuto un deciso incremento delle sanzioni, anche per il costante miglioramento delle tecniche di indagine e accertamento dei comportamenti illeciti. In particolare il numero di utenti sanzionati per abbandono di rifiuti è aumentato del 44% rispetto al 2021 e addirittura del 158% rispetto al 2020 (da 103 sanzioni nel 2020 a 184 nel 2021 a 266 nel 2022)".
Ma a crescere esponenzialmente negli ultimi anni è soprattutto il numero complessivo di controlli pianificati ed effettuati: furono 386 nel 2018, 516 nel 2019, 8.673 nel 2020, 16.675 nel 2021 mentre nei primi 11 mesi dell’anno hanno già raggiunto quota 22.623. "Dati che parlano chiaro - sottolinea ancora Bedini - e descrivono i risultati di un rilevante investimento in termini di personale e dotazioni strumentali, come le telecamere mobili denominate ‘e-killer’ che ci ha permesso di costituire, a partire dal 2019, l’Unità Operativa controlli, ma che raccontano soprattutto che gli incivili che compiono azioni contro l’ambiente e il decoro a Pisa oggi rischiano seriamente di essere scoperti e sanzionati".
Secondo l’assessore più che la sanzione è la prevenzione a beneficiare dell’azione di controllo perché "molte zone oggetto di abbandoni seriali, essendo state controllate in maniera intensiva grazie alle sanzioni elevate, oggi non sono più degradate e perché nel tempo in città si diffonde la consapevolezza che abbandonando anche solo un sacchetto ai cassonetti si rischia di essere colti sul fatto, sta funzionando come deterrente importante".
"Faccio un esempio: sul tratto iniziale di via del Brennero, a confine con il comune di San Giuliano Terme - spiega l’assessore Bedini - c’è una campana del vetro che per anni era stata oggetto di continui e cospicui abbandoni da parte probabilmente di pendolari che vi scaricavano i propri rifiuti venendo in città: oggi, grazie alle numerose multe che in quell’area sono state fatte, quella campana è quasi sempre ‘pulita’ e gli abbandoni sono drasticamente ridotti".
Ma c’è un altro dato che soddisfa l’assessore: "Non solo riusciamo a prevenire situazioni di degrado – dice –, ma siamo anche una delle poche città italiane, sicuramente nella top ten di questa speciale classifica, che ha un’ottima qualità di raccolta differenziata e dunque di materiali avviati davvero al riciclo, con benefici doppi per le casse comunali. Perché differenziare ma non riuscire poi a conferire per i materiali non sono sufficientemente ‘puliti’ per farlo significa non vedere quei rifiuti e smaltirli con rifiuti indifferenziati e dunque a costi assai maggiori".