
Ciavarrella via da Pisa al centro sceglie Vannacci. Rientra anche l’ex assessore Magnani. Derby dentro Fratelli d’Italia per un posto tra Nerini e Mancini. Entra Marchetti.
PISA
Oggi si conoscerà il nuovo assetto della Giunta, dopo l’addio del vicesindaco Raffaele Latrofa, che andrà a guidare l’Autorità Portuale di Civitavecchia. La conferenza stampa del sindaco Michele Conti è in programma a mezzogiorno, ma – come anticipato da La Nazione nelle scorse settimane – nel ruolo di vicesindaco sarà promosso Filippo Bedini, che manterrà sicuramente le deleghe alla Cultura e alle Tradizioni storiche. Alla fine, dunque, il pressing del partito sull’assessore, che non aveva dato disponibilità, ha avuto successo, anche grazie all’intervento dei vertici nazionali. Più complicato, invece, individuare la redistribuzione delle deleghe, anche se FdI ha rivendicato per sé la nomina del nuovo assessore, che potrebbe arrivare dal consiglio comunale: in lizza ci sono il capogruppo Maurizio Nerini e Virginia Mancini, che alle elezioni 2023 è risultata la più votata dietro a Latrofa. Con l’ingresso in Giunta di un consigliere comunale si libera un posto nel gruppo, che sarà ricoperto da Raffaella Marchetti, prima dei non eletti.
Ma l’assemblea cittadina vive anche turbolenze, sui banchi della maggioranza. La Lega, infatti, fa campagna acquisti e annuncia due nuovi ingressi. Si tratta del consigliere comunale Angelo Ciavarrella, eletto con la lista civica Pisa al Centro, che cambia casacca passando al gruppo del Carroccio, e dell’ex assessore Pierpaolo Magnani.
La scelta di Ciavarrella, militare di professione, secondo quanto si mormora a Palazzo Gambacorti, sarebbe maturata soprattutto dopo i galloni da vicesegretario toscano assegnati da Salvini al generale Vannacci, e l’ufficializzazione è arrivata mercoledì durante un’iniziativa elettorale a Santa Croce sull’Arno.
A ufficializzarla, oltre al leader pisano del Carroccio, il deputato Edoardo Ziello, è arrivato anche il messaggio social del capogruppo in consiglio comunale, Giovanni Pasqualino, che della Lega è anche il segretario provinciale: "Sempre più amministratori, radicati sul territorio e attenti alle istanze reali dei cittadini, riconoscono nella Lega il partito capace di offrire risposte concrete su temi cruciali come identità, sicurezza, legalità, sviluppo e infrastrutture. Il tuo percorso, segnato da serietà e coerenza, si inserisce perfettamente nella nostra visione, un movimento di patrioti, dalla parte dell’Italia vera, che non si piega ai giustificazionismi e che sceglie di stare sempre al fianco delle forze dell’ordine, dei cittadini onesti, delle imprese che creano lavoro e delle famiglie che vivono ogni giorno con dignità e impegno".
Infine, Pasqualino osserva che con il contributo di Ciavarrella "rafforziamo ulteriormente la nostra presenza e la nostra azione politica a Pisa: sono certo che insieme potremo continuare a lavorare con determinazione per migliorare la nostra città, partendo dai quartieri, dalle case popolari, dal sostegno a chi ha più bisogno, senza mai perdere di vista i valori che ci uniscono". Torna "a casa" anche l’ex assessore alla Cultura Pierpaolo Magnani, una sorta di figliol prodigo del Carroccio ma – si sa – come canta Venditti, "certi amori non finiscono, fanno giri immensi (neppure troppo, ndr) e poi ritornano". E così è accaduto anche nel suo caso.
Escluso dalle liste del Carroccio alle amministrative 2023, Magnani non la prese benissimo e fondò una sua lista civica che, dopo avere strizzato l’occhio all’elettorato esterno al centrodestra, decise comunque di accordarsi con Conti. Ma il flop elettorale gli ha sbarrato le porte per un suo desiderato ritorno nell’esecutivo.
Un anno fa sembrava fatta la sua nomina (sospinta proprio dalla Lega) alla guida del Teatro Verdi, ma l’incarico – quando già Magnani brindava sui social – fu stoppato dalla legge Severino, che stabilisce l’inconferibilità a chi ha avuto incarichi apicali nella pubblica amministrazione nell’anno precedente.