REDAZIONE PISA

Giovane tifoso morto in FiPiLi. A marzo a processo un 22enne

Matteo Grilli, 26 anni, era a bordo di una Panda. Il padre Claudio: "Abbiamo lottato tanto e faremo ancora"

Lo striscione fuori dal tribunale e babbo Carlo Grilli

Lo striscione fuori dal tribunale e babbo Carlo Grilli

di Antonia Casini

Il 12 marzo comincerà il processo (in abbreviato), atteso dalla famiglia per quasi 5 anni. "Giustizia per Matteo", recita lo striscione appeso dai parenti davanti al tribunale di Pisa. Ieri mattina - giudice per l’udienza preliminare Nunzia Castellano, pubblico ministero Egidio Celano - sono state ammesse due parti civili, gli zii. Le altre sono state già risarcite. Matteo Grilli, giovane ultrà del Pisa, morì in un incidente stradale il 19 settembre 2020.

Come a ogni udienza, anche ieri era presente il padre Claudio: "Ad anno nuovo comincerà finalmente il procedimento. Abbiamo lottato fino a ora e continueremo a farlo". La famiglia è tutelata dagli avvocati Enrico, Francesco e Guglielmo Virgone.

Due sono state le richieste di archiviazione da parte della Procura. Quella notte una Renault Clio, dalle ricostruzioni svolte, avrebbe invaso la corsia opposta del raccordo della Fi-Pi-Li a San Piero a Grado finendo contro una Fiat Panda che procedeva nel senso opposto di marcia. A bordo di quest’ultima c’era un gruppo di tre amici, uno dei passeggeri era proprio Matteo. Alla guida dell’altra vettura un 22enne di Fucecchio accusato di omicidio stradale e rifiuto di sottoporsi ai test per l’assunzione di alcol e stupefacenti: è difeso dall’avvocato Luisa Tamburini.

In un primo momento il Tribunale di Pisa aveva disposto l’archiviazione su richiesta della Procura contro cui la famiglia si è opposta.

Quindi, le ulteriori indagini e la consulenza affidata all’ingegner Maurizio Orsini con la ricostruzione dell’incidente a livello cinematico.

Matteo Grilli, 26 anni, era un grande sostenitore del Pisa, ricordato anche a distanza di tempo dai compagni di tifo che gli hanno dedicato un’installazione proprio coi colori della sua squadra, nel punto in cui il giovane perse la vita. A lui hanno anche intitolato il Parco dello Squalo a Porta a Lucca, vicino dell’Arena Garibaldi.