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Gamerra, tributo a un valoroso personaggio

La commemorazione dell'ottantesimo Anniversario dell'uccisione del Maggiore Gian Paolo Gamerra, eroe della Resistenza, ispira i giovani studenti a seguire il suo esempio di sacrificio e coraggio per il bene comune.

Gamerra, tributo a un valoroso personaggio

Oltre all’esperienza della camminata verso il Cippo di Pettori, è stata per noi molto significativa anche la partecipazione alla cerimonia per l’ottantesimo Anniversario dell’uccisione del Maggiore Gian Paolo Gamerra, di cui la nostra scuola porta il nome, e dei suoi commilitoni.

Durante la commemorazione, abbiamo letto i nostri temi e ricordato l’impresa eroica del militare che, il 9 settembre 1943, subito dopo l’Armistizio, decise di accorrere al porto di Livorno per impedirne l’attacco da parte dei nazisti. Lungo la strada, il maggiore fu bloccato dai soldati tedeschi, ma non si lasciò impaurire e combatté fino all’ultimo respiro, per riuscire a ostacolare i nemici nella loro impresa. Gamerra e nove dei suoi uomini furono uccisi, altri 40 rimasero gravemente feriti. Tuttavia, anche gli avversari subirono gravi perdite e ingenti danni, tanto da non poter portare a compimento la presa del porto di Livorno. In un’epoca segnata dalla tirannia e dall’oppressione, il maggiore scelse di resistere e, quindi, anche di morire, incarnando alcuni dei valori più profondi e universali dell’umanità, quali l’amore per la patria e il diritto alla libertà.

Il suo sacrificio eroico rappresenta un esempio luminoso di altruismo e abnegazione, il quale spronò fin da subito le persone che lo avevano conosciuto, come sua moglie, presidente della sezione livornese della Croce Rossa.

Noi giovani studenti speriamo, dunque, che in un mondo ancora tormentato da conflitti e atrocità, le gesta di Gamerra possano sempre ispirare le generazioni successive in un continuo cammino verso il bene comune.