GABRIELE MASIERO
Cronaca

Futuro Geofor, tramonta Di Maio. Ecco i nomi dei possibili sostituti

L’ex sindaco di San Giuliano Terme non ha convinto gli alleati, pesa sulle valutazioni la guida dell’Sds. In corsa ci sarebbero Toti e Cipolli, ma ancora manca l’accordo con Pisa, non si escludono sorprese.

L’ex sindaco di San Giuliano Terme non ha convinto gli alleati, pesa sulle valutazioni la guida dell’Sds. In corsa ci sarebbero Toti e Cipolli, ma ancora manca l’accordo con Pisa, non si escludono sorprese.

L’ex sindaco di San Giuliano Terme non ha convinto gli alleati, pesa sulle valutazioni la guida dell’Sds. In corsa ci sarebbero Toti e Cipolli, ma ancora manca l’accordo con Pisa, non si escludono sorprese.

di Gabriele Masiero

Chi pensava che la presidenza di Geofor fosse ormai cosa fatta con la nomina dell’ex sindaco Pd di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, si sbagliava di grosso. L’ex primo cittadino, infatti, è fuori dai giochi e su di lui avrebbero pesato anche le tensioni politiche scaturite dalla vicenda Sds, con il forte disavanzo che ha portato a un braccio di ferro senza precedenti con Pisa (guidata dal centrodestra) e culminato con l’annuncio del sindaco Michele Conti di dire addio al consorzio e avviare una gestione monocomunale dei servizi sociosanitari. Un terremoto che avrebbe, alla fine, travolto anche la candidatura di Di Maio, che avrebbe via via perso consensi anche dentro la coalizione di centrosinistra.

Per non parlare dell’ultimo in ordine di tempo attacco frontale arrivato da Ciccio Auletta, leader della coalizione della sinistra radicale pisana Diritti in comune, che ha bollato l’ipotesi della sua presidenza come il "solito metodo delle ‘porte girevoli’ legato al sistema di gestione delle società partecipate con cui centrodestra e centrosinistra con importanti sinergie governano i nostri territori: un sistema che erode l’etica pubblica e distorce il sistema democratico".

Auletta però si è spinto anche altro attaccando Di Maio proprio sulla gestione della Sds: "Evidenziamo le sue pesanti responsabilità che ha avuto nel ruolo di presidente della Società della Salute, le cui conseguenze sono ad oggi sempre più evidenti e sotto gli occhi di tutti, per cui proporlo alla guida di Geofor è secondo noi non opportuno anche rispetto alla capacità di gestione".

Tramontato (definitivamente) Di Maio, la corsa alla presidenza in attesa della formalizzazione delle dimissioni del consiglio di amministrazione (il presidente Rossano Signorini, la vice Giulia Palagini e l’0ad Paolo Vannozzi) rilancia le candidature di altri due profili Pd, l’assessore cascinese Paolo Cipolli e l’ex sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti, entrambi fedelissimi dell’ex premier Enrico Letta. Sarà comunque decisiva l’interlocuzione proprio con Pisa e su questi nomi l’accordo non solo ancora non c’è, ma secondo i bene informati potrebbe pure essere difficile da trovare: chissà che esca dal cilindro della politica un terzo none, rimasto finora coperto e spendibile proprio per mettere tutti d’accordo.