Falsi poliziotti e addetti delle Poste: "Conto anti frode", ma è una truffa

Chi ruba i soldi chiedendo di mettere al sicuro i propri risparmi: "Si può scegliere il numero con cui chiamare, anche i centralini delle forze dell’ordine"

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Pisa, 3 ottobre 2023 – Si fingono componenti delle forze dell’ordine e truffano i correntisti. L’allarme della polizia postale. E’ uno dei nuovi metodi per raggirare i cittadini. Da qui il comunicato degli agenti della polposta. I truffatori "sfruttano l’innovazione tecnologica, replicando numeri telefonici della polizia postale, per ingannare le persone contattate". Le modalità operative cambiano, il concetto di base resta lo stesso, carpire i dati. L’utente viene contattato da un falso operatore della postale, che racconta di aver riscontrato un “attacco informatico” sul conto corrente e annuncia l’invio di un sms, al cui interno è presente un link, sul quale cliccare per ricevere le istruzioni necessarie a mettere in sicurezza i risparmi".

Arrivano anche a contattare le persone "con lo stesso numero telefonico del centralino degli uffici della polizia postale presenti a Firenze e in ciascuno dei capoluoghi di provincia sul territorio regionale: un fenomeno noto come spoofing telefonico". Gli agenti spiegano di che cosa si tratta: "Usano le possibilità offerte dai servizi “VoIP” (Voice over Internet Protocol), con cui le chiamate vengono trasmesse direttamente su internet, per scegliere il numero telefonico che apparirà sul dispositivo della vittima, simulando, così, che sia proprio quello della polizia postale".

Altro caso: la vittima viene prima contattata tramite un messaggio sms "apparentemente proveniente dal numero dell’istituto di credito dove si ha il conto e che si aggiunge alle notifiche già effettivamente ricevute dalla banca, rendendo la comunicazione credibile". Un messaggio che avvisa il cittadino "di un probabile accesso abusivo al conto, da cui sarebbero in corso prelievi non autorizzati". Il messaggio può essere inviato anche da un falso numero solo in apparenza riconducibile a Poste Italiane, ad esempio con mittente “PosteInfo”, con cui l’utente viene informato di "connessioni anomale al proprio conto e viene invitato a cliccare su un link. Il link apre, in genere, “pagine clone” di Poste Italiane o del proprio istituto di credito. La vittima così spesso fornisce le proprie credenziali. Non solo.

"Successivamente, giungono anche chiamate, sempre attraverso il sistema di spoofing, da ipotetici “operatori antifrode”, per convincere l’utente ad eseguire le operazioni dal proprio conto, con varie modalità: recarsi a uno sportello Atm o effettuare un bonifico su un conto diverso, per “mettere al sicuro i risparmi”. A volte "il truffatore prospetta una successiva chiamata della polizia postale, che confermerà l’attacco al proprio conto e suggerirà di effettuare le operazioni di trasferimento su un conto “sicuro”, diverso da quello della vittima". Il panico e il finale, il tranello funziona. Il truffatore invita a verificare su Internet la corrispondenza del numero chiamante con quello dell’ufficio della postale".

I consigli della postale: "Diffidare sempre di chi, spacciandosi per un operatore delle forze dell’ordine, richiede l’esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma", dato che la polposta "non chiede mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro, né chiede le credenziali di accesso ai servizi di home banking". E comunque verificare sempre con il proprio istituto di credito. Se si riceve una chiamata da un soggetto che si presenta come appartenente ad una forza di polizia, si consiglia di chiedere il nome, il grado, la forza di polizia e l’ufficio di appartenenza della persona e di riattaccare subito dopo. Cercare su Internet il numero di telefono della Forza di polizia o dell’ufficio che si presume abbia chiamato, comporre il numero e chiedere di parlare con il nome fornito dal precedente interlocutore; diffidare sempre di presunti operatori bancari o di Poste Italiane che dovessero chiamare per chiedere le credenziali di accesso al conto o per sollecitare lo spostamento del denaro su conti diversi".