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"Fallito il tentativo di darmi la spallata. L’unità è un mio valore ma non il mio dogma"

gretario provinciale Pd Oreste Sabatino: "Qualcuno si è assunto la responsabilità di andare contro gli appelli della stessa Schlein".

di Gabriele Masiero

PISA

Il segretario provinciale del Pd, Oreste Sabatino (che ha sostenuto la mozione Bonaccini nella sfida con Elly Schlein), va avanti e resta al suo posto. Incassa un voto a maggioranza che ieri sera ha approvato la sua relazione e archivia la crisi aperta dalla componente schleininiana che aveva presentato le dimissioni. "Si è voluta provare una strumentalizzazione per attaccarmi e darmi una spallata, ma non è riuscita - afferma in un colloquio con La Nazione - e per quanto mi riguarda, il lavoro riprende con lo stesso impegno di sempre perché la priorità è lavorare tutti insieme per sostenere candidate e candidati e vincere le elezioni amministrative ed europee del 2024. Nei prossimi giorni chiederò alle migliori energie del Pd, indipendentemente dalle aree culturali a cui appartengono, di darci una mano in questo percorso, sicuro di trovare la generosità e la disponibilità che è propria di chi vive la politica come servizio al bene comune". Lei ha definito attacchi strumentali e personali quelle dimissioni: si aspetta un intervento del segretario Fossi per cercare di restituire serenità al partito pisano?

"Chi ieri ha presentato le dimissioni lo ha fatto lamentando un confronto tardivo su piano dei rifiuti, servizio idrico, Piano del Parco e base militare, tutti temi sovraprovinciali ma che nel partito regionale non sono mai stati discussi e approfonditi. Un mancato confronto che, però, non ha suscitato lo stesso disappunto a testimonianza, dunque, che si tratta di un attacco personalistico e strumentale. Spero che Fossi voglia ricucire lo strappo e auspico che lo stesso faccia anche Elly Schelin che in questi mesi, e in ultimo anche nella direzione nazionale di ieri, ha invocato la necessità di lavorare insieme e di unire in vista delle prossime scadenze elettorali".

Vicenda tessere: l’esposto dell’ala sinistra del partito secondo lei rischia di inasprire ulteriormente i rapporti interni anche alla luce della riunione molto tesa della direzione? "Sul punto, rassicurando tutti sulla regolarità delle operazioni, ha risposto la tesoriera provinciale Serena Dilda. Ma se ci sono state disattenzioni da parte del responsabile organizzazione dimissionario Gabriele Toti, ci impegniamo a superarle. Peccato però che ieri, sempre in direzione, sia stato fatto mancare il quorum di due terzi dei presenti per votare la commissione di garanzia dei congressi locali. Evidentemente c’è più interesse nel continuare ad alimentare polemiche anziché risolvere i problemi".

Dopo quasi 10 anni di guerre intestine e una girandola di segretari e commissariamenti il Pd pisano non sembra riuscire ad andare avanti.

"Per me l’unità è un valore, non un dogma. Elly Schlein ha fatto più volte appello a superare i personalismi e le rivendicazioni correntizie ma poi qui a Pisa esponenti a lei vicini, vanno esattamente nella direzione opposta. Diciamo sempre che i cittadini non sono interessati alle nostre contrapposizioni interne e che le tensioni danneggiano la credibilità del Pd. Ieri qualcuno si è assunto la responsabilità di andare in direzione opposta. Una scelta sbagliata che indebolisce il partito".