
Fair play in italiano significa "gioco corretto". Questo rende lo sport non incentrato solo sulla vittoria ma su un piacere personale basato sull’onestà e sull’altruismo. In palestra durante le ore di motoria dedicate all’educazione civica abbiamo trattato proprio il fair play con tutti i suoi aspetti: giocare per divertirsi, con lealtà, rispettare le regole, rispettare gli avversari e gli arbitri, accettare la sconfitta con dignità, questi sono i principi fondamentali. Attraverso il gioco del Badminton, che consiste nel colpire il volano con una racchettina e mandarlo al di là della rete, abbiamo applicato tutte le regole del fair play, perché in questo sport non è contemplata la presenza di un arbitro e i due giocatori devono fidarsi l’uno dell’altro. Sul fair play abbiamo imparato molte cose, piccoli gesti, come dare la mano all’avversario alla fine di un incontro o non avere atteggiamenti aggressivi, soprattutto però abbiamo posto la nostra attenzione sull’onestà che va applicata non solo nell’ambito dello sport ma anche nella vita e che una vittoria conquistata e sudata vale di più di una ottenuta con l’imbroglio. Il fair play ci aiuta ad essere pronti a vincere e a perdere serenamente, sapendo che anche le sconfitte costituiscono un’importante occasione di crescita personale.