GABRIELE MASIERO
Cronaca

Elezioni Regionali, Sonia Luca resta fuori. “Le pari opportunità? Predicate, non applicate”

L’assessora di Pontedera alla fine esclusa dalla lista dei Democratici. Veleni e polemiche: “Vorrei prendere un caffé con Elly Schlein”

Il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani con l’assessora di Pontedera Sonia Luca

Il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani con l’assessora di Pontedera Sonia Luca

Pisa, 14 settembre 2025 – Il Pd ha deciso: l’assessora di Pontedera Sonia Luca resta fuori dalla lista e il partito nel collegio pisano si presenterà con soli sette candidati. Neppure il tentativo di mediazione dell’ultimo momento del Nazareno ha ricomposto la guerra tra correnti che perdura da un decennio. E il risultato è una lista con un candidato in meno del previsto dalla legge e per di più una giovane donna. “Apprendo con amarezza la decisione del Pd di non inserirmi tra i candidati della provincia di Pisa – ha detto l’assessora pontederese – e la mia candidatura, uscita all’unanimità dall’assemblea comunale del Pd di Pontedera lo scorso maggio e sostenuta da numerose realtà della Valdera e da molti amministratori della provincia di Pisa, è stata prima esclusa e poi non recuperata neppure per coprire un posto rimasto libero”.

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Risultato determinato da veleni e veti incrociati di un partito che in questa provincia pare concentrato più su se stesso che a rappresentare un’alternativa credibile al centrodestra che guida il capoluogo e altri importanti comuni, al punto che alla fine tra i due litiganti sembra spuntarne un terzo avvantaggiato: Matteo Trapani sarà capolista, seguito da Alessandra Nardini (con la quale stipulerà un ticket), Andrea Ferrante (anche lui in ticket con l’assessora regionale), Catia Sparapani, Antonio Mazzeo (solo quinto per l’alternanza di genere che impone un uomo capolista in una lista dispari), Catia Taddei e Gabriele Toti. Luca incassa la sconfitta e attacca: “Sono stati disattesi i principi dem sulle pari opportunità. Principi spesso declamati a parole, ma che in questo caso non sono stati seguiti dai fatti”.

Ci è rimasta male.

“Se avevano già deciso potevano evitare anche la trattativa delle ultime ore in risposta all’appello delle amministratrici dem. Con me hanno escluso un intero territorio e ancora non mi hanno spiegato il motivo”.

Adesso che farà?

“Sosterrò il Pd e Giani come ho sempre detto. Ma non mollo: continuerò a chiedere finché non mi risponderanno perché hanno messo il veto sulla mia persona escludendo di fatto il territorio, impedendomi di fatto il diritto al confronto elettorale. Pontedera è una città industriale, sede della Piaggio, e ha sempre rappresentato un punto di riferimento politico e sociale per l’intera Toscana. Credo che il sostegno ampio ricevuto testimoniasse la volontà di dare rappresentanza a questa realtà e a un bacino elettorale significativo. E poi c’è tutto il resto”.

Cioè?

“Resta il tema della parità di genere che non può essere ignorato, perché è stato accettato che ci fosse una donna in meno, senza che le figure più autorevoli del nostro partito, a partire dall’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini, sollevassero obiezioni. Contraddice i valori che il Pd proclama, così minando la credibilità delle proposte politiche”.

L’ha chiamata Alessandra Nardini?

“Lei mi ha tolto il saluto mesi fa e non so neppure perché”.

Ed Elly Schlein?

“Le ho scritto un sms venerdì mattina, ma non mi ha mai risposto. Ma prenderei volentieri un caffè con lei per spiegarle chi sono davvero. Una donna di sinistra che crede nelle politiche di sinistra e non nelle guerre di correnti. E che difende, sempre, i principi che declama. Chi invece agisce diversamente, farebbe prima a non enunciarli”.