GABRIELE MASIERO
Politica

Il Pd ha deciso, Sonia Luca resta fuori dalla lista del collegio pisano

Lista con soli 7 nomi e l'assessora di Pontedera esclusa, nonostante due giorni di polemiche e trattative: "Partito incoerente sulla parità di genere"

Sonia Luca con Giani

Sonia Luca con Giani

Pisa, 13 settembre 2025 – Il Pd ha deciso: l'assessora di Pontedera, di area riformista, Sonia Luca resta fuori dalla lista e il partito nel collegio pisano si presenterà con soli sette candidati. L'annuncio arriva direttamente da Luca: "Apprendo con amarezza la decisione del Partito Democratico di non inserirmi tra i candidati della provincia di Pisa per le prossime elezioni regionali presentando una lista con 7 candidati anziché 8, quattro uomini e tre donne. La mia candidatura, uscita all’unanimità dall’assemblea comunale del Pd di Pontedera lo scorso maggio e sostenuta da numerose realtà della Valdera e da molti amministratori della provincia di Pisa, è stata prima esclusa e poi non recuperata neppure per coprire un posto rimasto libero".

Ieri l'appello delle amministratrici dem sembra avere impresso una svolta con un intervento diretto di Elly Schlein per cercare di metterci una pezza, ma alla fine i vertici regionali del partito e l'area vicina alla segretaria hanno evidentemente scelto di tirare dritto e di chiudere la partita senza "ripescare" l'assessora che ha affidato a un lungo comunicato il suo stato d'animo: "Questa esclusione - scrive - non riguarda soltanto la mia persona. Pontedera è una città industriale, sede della Piaggio, un territorio che ha sempre rappresentato un punto di riferimento politico e sociale per l’intera Toscana. Credo che il sostegno ampio ricevuto testimoniasse la volontà di dare rappresentanza a questa realtà e a un bacino elettorale significativo. Per questo la decisione dei vertici del Pd non è solo inspiegabile ma appare frutto di logiche interne che hanno privilegiato la tutela di alcune candidature a scapito della possibilità di costruire una lista davvero competitiva e rappresentativa".

Secondo Luca anche nelle ultime ore "si è preferito barattare la mia esclusione con la posizione di capolista donna che in base alla legge regionale impone l’alternanza di genere: la decisione di riaprire a livello nazionale la trattativa per poi confermare la posizione originaria, certifica ulteriormente il veto sulla mia candidatura, evidentemente non superabile per non alterare gli equilibri di potere". Resta poi, secondo l'assessora pontederese alle pari opportunità, "un tema che non può essere ignorato: la parità di genere, perché è stato accettato che ci fosse una donna in meno, senza che le figure più autorevoli del nostro partito, a partire dall'assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini, sollevassero obiezioni". Un fatto, conclude, che "pesa doppiamente perché contraddice i valori che il Pd proclama, così minando la credibilità delle proposte politiche: la mia vicenda personale è parte di una questione più ampia e sono rammaricata del fatto che il Pd in questa vicenda, ai più alti livelli, non sia stato coerente con i principi che dichiara, che non abbia rispettato territori e che non abbia messo al centro la partecipazione e la parità di genere.