REDAZIONE PISA

Dissesto statico: evacuate sedici famiglie

Crepe vistose e rischio crollo. Un condomino chiama i pompieri, metà degli appartamenti inagibile nello stabile costruito appena 5 anni fa

di Gabriele Masiero

PIA

edici appartamenti di uno stabile con 32 unità abitative in via Fratelli Antoni sono stati dichiarati inagibili in via precauzionale dai vigili del fuoco che hanno riscontrato la presenza di gravi lesioni nel vano scale dell’edificio costruito cinque anni fa. Il dissesto statico è comparso lo scorso inverno, in particolare nell’appartamento a ponte (del valore di circa 500mila euro) dove sono visibili enormi crepe sui muri con conseguenti ricadute sui vani scale delle due ali dell’edificio su cui poggia. La situazione era seguita anche dall’amministratore del condominio, ma ieri qualcuno ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno decretato l’inagibilità della metà degli appartamenti del complesso residenziale lasciando così senza casa almeno 40 persone. Furiosi i residenti rimasti senza casa. "ono anni che denunciamo la situazione al costruttore, ma non ha fatto nulla".

Claudia Mariano ha dovuto lasciare la sua abitazione: "Ho acquistato l’appartamento a più di 250 mila euro. ho un mutuo da pagare per una casa che ora chissà mai quando potrò rientrarci. Molte criticità si sono evidenziate subito dopo l’acquisto, tanto che da anni sono inservibili cantine e garage perché invasi dall’acqua e da quando sono comparse le prime lesioni la società costruttrice non ha fatto alcun intervento per tamponare la situazione". "Era una situazione sotto osservazione - ammette lì’amministratore del condominio, Leonardo caramucci - e infatti avevo fatto transennare, per interdirne l’uso, l’area comune sotto l’appartamento che presenta le lesioni. Ora qualcuno ha chiamato i vigili del fuoco ed è accaduto tutto questo, ma la vicenda era ben conosciuta e seguita già da tempo".

Il costruttore del palazzo, Francesco Ferrante, titolare della Igc Ferrante srl, ieri si è recato sul posto e non sono mancati evidenti momenti di nervosismo con gli inquilini. "E’ una situazione che tenevamo sotto osservazione da tempo e vi sono perizie già in atto, anche con i professionisti ingaggiati dai privati con i quali collaboro senza indugio: io per primo mi ritengo parte lesa, perché da quanto appare saremmo di fronte a errori commessi dai progettisti e non addebitabili all’esecuzione dei lavori". In via Fratelli Antoni ieri pomeriggio sono andati anche il sindaco Michele Conti e l’assessore alla Protezione civile, Raffaele Latrofa: "Pur trattandosi di una questione interamente tra soggetti privati - assicura Conti - il Comune è pronto a farsi carico delle spese alberghiere di coloro che, costretti ad abbandonare le proprie case, ne avessero bisogno nei prossimi giorni". La prima ipotesi, per l’adozione della quale serviranno tuttavia ulteriori studi, è quello di puntellare l’appartamento lesionato per redistribuire il carico sulle due colonne del vano scale ma serviranno mesi prima dell’effettuazione dei lavori.