
"Contro i tagli e il declassamento della Polizia Municipale" è quanto dicono i tre capigruppo di minoranza, Matteo Trapani (foto) (Pd), Paolo Martinelli (la Città delle persone) e Sofia Luigi (Sinistra Unita), che contestano, in una nota congiunta, la delibera presentata in consiglio comunale lunedì scorso, sul nuovo regolamento della Polizia Municipale, e a cui tutti i gruppi di minoranza hanno votato contro. "Di fatto viene eliminata la figura del Comandante con funzioni di dirigente a cui restano soltanto i compiti come coordinatore di un ufficio alle dirette dipendenze del sindaco – denunciano i tre capigruppo -. Avrà ricadute dirette sui dipendenti della Polizia Municipale, che saranno orfani della figura dirigenziale. Così sarà tutto nelle mani del Sindaco – continuano i consiglieri di minoranza -, che sarà unico titolare della propaganda fallimentare securitaria".
Una scelta, quindi quella intrapresa dell’amministrazione che viene considerata, dai tre consiglieri, un’accelerazione politica volta a depotenziare la Pm. "Che ci fossero delle mancanze in questo regolamento si è visto sin da subito, quando sono stati osservati da parte della minoranza numerosi errori e previsioni contrarie alle norme" spiegano Trapani, Martinelli e Sofia nella nota congiunta. I tre capigruppo si dicono contrari anche all’introduzione della pistola ad impulsi elettrici (Taser): "Uno strumento che ha sollevato, nei paesi in cui l’utilizzo ha una storia decennale, numerose criticità e controversie come sottolineato dalle associazioni e organizzazioni umanitarie quale Amnesty International".