È bagarre politica a Vicopisano, dove durante il consiglio comunale di martedì 29 aprile, la consigliera di opposizione Marrica Giobbi (Lega) ha esibito un cartello con la scritta "turista a scrocco", rivolta alla consigliera di maggioranza Angelica Rossi. Il messaggio si riferiva a un’interpellanza presentata dal collega di minoranza Mario Palmieri, che aveva criticato le spese sostenute dal comune per la partecipazione al pellegrinaggio ai campi di sterminio in Polonia, promosso dall’Associazione nazionale ex deportati. La cifra complessiva ammontava a quasi 5mila euro, di cui circa mille risultano destinati al rimborso spese della consigliera Rossi. Palmieri aveva sostenuto che quei fondi avrebbero dovuto essere riservati agli studenti.
Il cartello mostrato da Giobbi, madre del deputato leghista Edoardo Ziello, ha immediatamente scatenato le ire della maggioranza. "Non prendiamo lezioni da nessuno - ha detto il sindaco di Vicopisano, Matteo Ferrucci -. Anche amministrazioni di centrodestra rimborsano le spese per queste iniziative. Chiamare ‘turismo’ il pellegrinaggio ai campi di sterminio offende ogni sensibilità, e spero che tutti i consiglieri di minoranza ne prendano subito le distanze".
È intervenuta poi la stessa consigliera Rossi, oggetto delle critiche, che ha precisato: "Sono stati portati sette studenti, mentre negli anni precedenti erano sei. Chi usa espressioni del genere dimostra di non avere idea di cosa significhi educare alla cittadinanza". "Una nostra consigliera ha criticato il Comune riguardo a questa decisione, utilizzando probabilmente un termine inappropriato come ‘turista’, data la gravità del contesto. Si trattava di un attacco politico ed economico, non riferito certamente al luogo del pellegrinaggio", ha replicato Giovanni Pasqualino, segretario provinciale della Lega, prendendo le difese di Giobbi. Pasqualino ha inoltre definito "inaccettabile" che una critica politica sulle spese si trasformi in un attacco personale verso chi "chiede chiarimenti sul perché siano state destinate risorse a un amministratore anziché a uno studente, quando in passato gli amministratori coprivano di tasca propria queste spese".
Sul caso è intervenuta anche l’assessora regionale Alessandra Nardini, che ha invitato Giobbi a "partecipare al pellegrinaggio ai campi di sterminio con noi. Forse si vergognerebbe, chiederebbe scusa e smetterebbe di pronunciare parole squallide".
Anche l’Anpi ha preso posizione, definendo l’atteggiamento della consigliera Giobbi "vergognoso e offensivo verso la memoria di chi è morto nei campi di sterminio". Dura la presa di posizione anche del gruppo della sinistra radicale Una città in comune di Pisa, che in una nota ha parlato di "gesto inqualificabile" e ha aggiunto: "Non è un caso isolato". "Sempre più rappresentanti politici della destra – aggiunge Una città in Comune – usano ogni occasione per sminuire e disprezzare la portata della memoria collettiva antifascista".