
Pisa, 19 marzo 2020 - Nata a Lucca, ma pisana d’adozione, Barbara Cerri è una logopedista con la passione per la lettura e la scrittura che collabora, da anni, con la casa editrice MdS.
Il suo mondo , la sua professione e la sua scrittura, sono principalmente rivolti all’infanzia; perché questa attenzione ai più piccoli?
"Questa è una domanda che non mi sono mai posta; ci sono scelte che ci scelgono, in realtà; a noi non resta che seguire le inclinazioni che abbiamo senza allontanarsi troppo da esse, per non smarrirsi in percorsi che non ci appartengono . Il mio dedicarmi ai più piccoli , in particolare ai più fragili tra i fragili, nella scrittura e nella professione, non è che una profonda esigenza; niente di generoso o filantropico, dunque. Semplicemente non posso fare altro, non so fare altro. I bambini e tutti gli indifesi mi aiutano a mantenere vivo l’ascolto e certi canali sottili di comunicazione che sono vitali, per me".
Abbiamo accennato alla sua collaborazione con la casa editrice Mds per la quale ha pubblicato tre libri e diversi racconti . Come è nato questo incontro?
"Nel 2013 ho partecipato e vinto la sezione Fiaba del concorso letterario “Tramare” , indetto proprio dalla casa editrice MdS. In quella occasione ho avuto modo di conoscere il presidente Sara Ferraioli ; ne è nata subito una bellissima collaborazione, tanto che è stata proprio lei a “commissionarmi” il primo libro scritto con loro: “Gheghe ha il mal di scuola”, storia di un bambino con dsa. È stato un libro molto “fortunato” e apprezzato sia dai bambini che da insegnanti e genitori, oltre che uno strumento per parlare , con la giusta dose di “leggerezza” ,di dislessia, disortografia, discalculia. Nel corso degli anni successivi, sono usciti con MdS altri due libri :“Parapapà” un libro per i più piccini con testi in rima e le poetiche ed evocative illustrazioni a colori dell’artista Mauro Molle e “Se il mio bambino” guida allo sviluppo e ai disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, scritto a due mani con il NPI dott. Alberto Martini".
A proposito di pa ra papà, visto che oggi è la festa di tutti i papà che cosa ci racconti?
"È la storia di un papà e il suo bambino, qualche giorno da trascorrere insieme mentre la mamma è fuori per lavoro… che cosa combineranno? Riusciranno a cavarsela senza pasticci? Ma certo e di più… trasformeranno le giornate in meravigliose avventure! Questo piccolo libro vorrebbe condurre grandi e piccini nel mondo speciale “dei papà”, fatto di giochi, viaggi nel paese della fantasia, piccoli gesti quotidiani e tanto amore".
Nella breve presentazione l’abbiamo definita “una logopedista con la passione per la lettura e la scrittura”; ci sono altre passioni nella sua vita?
"Una delle mie passioni è camminare; non come forma di sport (seppure abbia anche il vantaggio di essere un ottimo esercizio fisico) ma soprattutto come strumento di meditazione: mi piace camminare all’alba , in particolare in riva al mare. Ogni mattina infatti, prima di andare al lavoro, dedico una buona mezz’ora a percorrere il lungomare di Marina di Pisa . È una sorta di es ercizio spirituale, un momento nel quale sento uno scambio armonico tra il mondo “fuori” e il mondo “dentro”. La presenza dei miei due cani, inoltre, mi spinge a farlo anche in altri momenti della giornata; abitando a Pisa, posso scegliere tra i Lungarni, piazza dei Miracoli, i vicoli della città vecchia o, se ho maggiore tempo a disposizione, l’argine dell’Arno o i sentieri che attraversano i campi nella zona dei condotti verso Asciano. Ogni volta è uno spettacolo nuovo e un’emozione diversa; uno stupore per la bellezza di quei luoghi che si rinnova e mai mi appare uguale al giorno prima".
C’è qualcosa che vorrebbe dire ai nostri lettori per terminare questa breve intervista?
"Prenderò a prestito una frase di Erri De Luca che sottolinea l’importanza della presenza dei libri nella vita di ciascuno di noi: “Il vuoto in faccia a un muro, lasciato da una libreria venduta, è il più profondo che conosco”".