"Centro sportivo, ci siamo. Cantiere partirà a giorni"

Il presidente Corrado: "Se non sarà subito a settembre, sarà ad ottobre"

"Centro sportivo, ci siamo. Cantiere partirà a giorni"

"Centro sportivo, ci siamo. Cantiere partirà a giorni"

A margine della consegna della cittadinanza onoraria a Berggreen e Larsen, il presidente Corrado ha parlato brevemente del nuovo centro sportivo, ma anche della situazione attuale del Pisa Sporting Club. "Per il centro sportivo di Gagno ormai aspettiamo soltanto che si alzi il sipario e si inizi a lavorare – dichiara il presidente Giuseppe Corrado –. Tutte le condizioni della burocrazia sono state ormai superate. La partenza è ormai imminente. Se non sarà a settembre, sarà a ottobre, ma è necessario per noi partire perché stiamo vedendo che il mondo ormai va in questa direzione e una delle condizioni importanti per acquisire anche giocatori di livello è proprio la presenza di centri sportivi d’avanguardia, di cui si stanno dotando sempre più società".

Una buona notizia, considerando che, a luglio, erano state richieste alcune integrazioni prima di iniziare a procedere ai lavori. Ora il presidente annuncia il superamento anche degli ultimi scogli burocratici. Corrado però ha parlato anche della situazione attuale in casa nerazzurra: "Ci troviamo in una fase di avvio nella quale gli infortuni e qualche indisposizione ci hanno penalizzato – prosegue –. Pensate che, con il Bari, Valoti ha dovuto giocare con la febbre. Io credo che stiano tutti lavorando bene, siamo soddisfatti del lavoro di Aquilani. Purtroppo D’Alessandro e Tramoni rappresentano, anche a giudizio del tecnico, giocatori con qualità uniche che altri non hanno e compenseremo con alchimie che Aquilani saprà trovare nel gruppo".

Il presidente si trovava alla Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti in rappresentanza della società, donando anche due maglie della stagione attuale ai due calciatori nerazzurri. "Questa cerimonia rappresenta un cardine della storia di Pisa e del Pisa - ha commentato il presidente nerazzurro, riferendosi a Larsen e Berggreen -. La nostra società esprime un calcio completamente diverso da quello degli anni ‘80, figlio di diversi valori. Nella storia però gli atleti sono diventati testimoni del cambiamento del mondo del calcio. Non sono pisano e non abitavo a Pisa, ma la società di Anconetani era un riferimento per i tanti campioni prodotti, come anche Dunga, Simeone, Chamot e tanti altri. Berggreen e Larsen sono due giocatori espressione di una nazionale che ha ottenuto tanti successi, culminati col titolo europeo del 1992. Spero che si possano realizzare altre iniziative come questa, che accomunano la città e lo sport. Berggreen e Kieft, con il loro attaccamento a Pisa, hanno dato un senso di umanità che non potremo restituire mai".

Michele Bufalino