ANTONIA CASINI
Cronaca

Nasce un maxi-centro per la cura dell’Alzheimer

A Pontasserchio la nuova struttura della Croce Rossa, apertura prevista a marzo. “Ambulatori dedicati alla dottoressa Capovani”

Un’anteprima della nuova struttura della Croce Rossa San Giuliano Terme-Pontasserchio

Un’anteprima della nuova struttura della Croce Rossa San Giuliano Terme-Pontasserchio

San Giuliano Terme (Pisa), 28 gennaio 2025 – Un’operazione di “rigenerazione urbana”. Ma che vuole essere anche di rinascita umana. Il nuovo centro della Croce Rossa a Pontasserchio (San Giuliano Terme) sorgerà negli stabili dell’ex carrozzeria “Colombini”. Una struttura con tanti servizi, dove si cureranno anche persone con l’Alzheimer, Demenza Senile, Parkinson, Sla, Sclerosi Multipla, ma soprattutto “un punto di riferimento per la comunità”. Dovrebbe inaugurare a marzo, i lavori procedono.

“L’obiettivo è rispondere al crescente bisogno della collettività, non solo per quanto riguarda l’emergenza-urgenza, ma anche per l’ambito socio-sanitario, soprattutto sulla gestione di terapie integrate per le persone con malattie croniche come l’Alzheimer. Per il nostro Comitato Cri di San Giuliano Terme-Pontasserchio – spiega il presidente Nicola Molea – si tratta di un sostanzioso investimento (oltre un milione di euro), un notevole sforzo finanziario che ha ricevuto il contributo della Fondazione Pisa”. Una struttura che guarda all’ambiente. La copertura piana che ricopre il fabbricato ospiterà impianti fotovoltaici. Il nuovo edificio in bio-edilizia ha un’alta efficienza energetica.

I dettagli del progetto. “I materiali usati: legno lamellare a telaio. Saranno due i piani per una superficie complessiva di circa 650 mq di Sul. Il nuovo fabbricato ospiterà al piano terra: una segreteria/reception, uffici direzionali ed operativi della Croce Rossa, una sala riunioni/formazione, servizi e spazi tecnici; al piano secondo: ambulatori medici, direzione sanitaria, centro terapia integrata con palestra e servizi”. Ambulatori dedicati alla memoria della dottoressa Barbara Capovani, uccisa nel 2023. Così come il nuovo mezzo, l’ambulanza da poco inaugurata.

“Vogliamo prenderci cura di pazienti che soffrono di malattie che hanno conseguenze sulla loro vita, ma, inevitabilmente, anche sulla vita della famiglia. Li cureremo dal punto di vista biologico, ma anche dal lato psicologico. Il malato e i familiari perché anche loro hanno necessità di avere supporto. Un servizio che riteniamo importante sul nostro territorio”.