ANTONIA CASINI
Cronaca

In gita scolastica senza cellulare

Vietato in molte classi. Presidi e prof: "Genitori scettici, ragazzi felici"

Giovani al cellulare

Pisa, 24 febbraio 2019 - In gita off line. Senza suoni continui, interruzioni, con lo sguardo rivolto davanti a sé. Niente cellulare nelle trasferte scolastiche per recuperare il dialogo vero. Sempre più istituti lo stanno facendo. Uno dei primi nei quali è arrivato il messaggio è il Niccolò Pisano che raggruppa le strutture del litorale. A raccontare l’origine dell’iniziativa «oggi apprezzata, all’inizio accolta con difficoltà dalle famiglie», è la preside Maria Paola Ciccone.

«In entrambi gli ic (Pisano e Gereschi di Pontasserchio, ndr) abbiamo recepito la circolare ministeriale che vieta l’uso fra i banchi. E’ stata ricevuta dal consiglio di istituto. I genitori possono motivare, però, la richiesta di deroga al dirigente, per venire incontro a famiglie che hanno particolari problemi o disagi. Ma la regola è che deve essere spento e va consegnato alle insegnanti e ritirato all’ultima ora perché il ragazzo possa utilizzarlo all’esterno». «Siamo tutti sempre collegati a internet. Il problema è questo – prosegue la professoressa – Gli apparecchi danno la possibilità di scattare foto, inviare filmati, ed è facile utilizzarli in modo improprio. Dare ai minorenni il cellulare espone a rischi di carattere penale. Noi cerchiamo di tutelare gli insegnanti perché possano trascorrere i giorni, fuori, in tranquillità». Adesso, è diventata una tradizione. «Tutto è nato dalla buona volontà della nostra docente di educazione fisica che organizza escursioni sulla neve e di orientamento sportivo off line. La proposta, quattro anni fa, non fu considerata accettabile.

C’era il timore che nessuno partecipasse e invece fu un grande successo. Gli studenti si relazionano in modo diverso». «Tutte le uscite sportive (trekking all’Elba, neve o orienteering nei boschi) che proprongo sono soltanto senza cellulare. Ho accolto molto favorevolmente l’iniziativa della dirigente», dice proprio la prof Daniela Bondi. «Abbiamo creduto molto in questa soluzione che si è rivelata meravigliosa anche per i ragazzi che ne sono orgogliosi. Ovviamente, realizziamo un gruppo whatsapp con i rappresentanti per aggiornare a casa». All’istituto Tongiorgi, «Abbiamo intrapreso una via di mezzo», dice il preside Lucio Bontempelli: «Quando andiamo in gita, per quanto riguarda la scuola media, lo restituiamo ai ragazzi soltanto alla sera». «Invitiamo i genitori a non farlo usare – afferma la dirigente dell’ic Fucini Floridiana D’Angelo – E, quando siamo fuori, lo concediamo solo in alcuni momenti dando comunque il recapito di un adulto. Cerchiamo di educare più che reprimere».