ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Caso-Bernini, la politica reagisce : "Così si censura la democrazia"

Il centrodestra compatto difende il ministro a cui è stato impedito di parlare da un corteo pro-Palestina

Caso-Bernini, la politica reagisce : "Così si censura la democrazia"

"Dal ministro Bernini abbiamo ricevuto un impegno chiaro: tornerà. Faremo l’incontro che oggi ci hanno impedito di fare. Non ci tapperete la bocca, è una promessa". Lo ha detto Lorenzo Paladini, segretario provinciale Forza Italia Pisa dopo quanto accaduto ieri pomeriggio a Pisa durante una contestazione di studenti pro-Palestina, fuori dal bar "Lo Sfizio" in Borgo Stretto dove era prevista una iniziativa del tour elettorale di Forza Italia in occasione delle elezioni europee di giungo e a cui ha partecipato la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini. Al suo arrivo, Bernini è riuscita a entrare nel locale sostando per qualche minuto sulla soglia del bar protetta da un cordone di poliziotti e carabinieri per ascoltare gli slogan studenteschi, prima di poter incontrare i cronisti insieme ad alcuni dirigenti locali del partito, mentre i militanti arrivati per ascoltarla si sono allontanati. "Ora Basta" ha commentato l’accaduto il vicepremier Antonio Tajani riferendosi anche all’aggressione denunciata dai giovani studenti di Forza Italia qualche giorno fa. "Sono sempre gli stessi - ha aggiunto il ministro degli esteri -, che hanno continuato a usare la violenza per impedire ad altri di parlare e di dire la loro". La contestazione è stata fatta dal gruppo "Studenti per la Palestina" che proprio nei giorni scorsi ha dato vita ad una "accampata" nei giardini di Antichistica. Il collettivo che riunisce alcuni studenti delle tre università e si allarga anche ai licei e istituti della città ed è protagonista di varie mobilitazioni fin da dicembre scorso con l’occupazione della Torre di Pisa.

Ha espresso solidarietà a Bernini per quanto accaduto anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e la Ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella. "Il copione si ripete – ha detto Roccella -, le chiamano contestazioni ma in realtà sono censure". "Siamo preoccupati – ha invece detto il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella -, per questo clima di intolleranza e di violenza, che viene fomentato, in particolare in Toscana dalle forze di sinistra". Qualche attimo di tensione si è registrato nel momento in cui il ministro è uscito dal locale, con il segretario provinciale di Forza Italia, Lorenzo Paladini finito a terra (presente all’iniziativa era anche l’assessore Riccardo Buscemi). "Il bar inoltre – ha commentato Raffaella Bonsangue, capogruppo FI in consiglio comunale -, ha subito dei danni in quanto tanti clienti sono fuggiti". Ad esprimere solidarietà al ministro Bernini anche Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, Deborah Bergamini vicesegretario nazionale di FI e la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli. "È l’ennesimo esempio – ha detto Ronzulli -, di come chi manifesta intende il concetto di democrazia". In un post su Instagram invece gli "Studenti per la Palestina" hanno rivendicato l’azione: "Abbiamo portato il messaggio – hanno scritto -, di chi non ci sta a passerelle elettorali con un genocidio in corso. La ministra Bernini ha ben pensato di scappare di fronte agli studenti, che si sono poi presi le strade della città con un corteo per rivendicare ovunque la libertà di avere un’università senza accordi, senza complicità e che sta con la Palestina".

A commentare l’accaduto anche Alfredo D’Attorre, responsabile nazionale Università del PD. "Le frange minoritarie – ha detto -, che mettono in atto tali comportamenti fanno peraltro il gioco di quei settori della destra che puntano apertamente alla militarizzazione delle università".