CASCINA

La famiglia di Ranieri Meucci, scomparso recentemente, ha deciso di donare una somma raccolta in segno di sostegno all'AIRC. La comunità cascinese è commossa per la sua vita dedicata al volontariato e alla Polifonica Cascinese. Un abbraccio intenso ha accompagnato i funerali nella chiesa propositurale.

La moglie, con i figli, ha scelto di offrire la somma raccolta acome segno concreto di sostegno all’AIRC. Ed è forte la commozione della comunità cascinese per la scomparsa recente di Ranieri Meucci, classe 1939, alle spalle una lunga carriera nel settore delle assicurazioni. E una vita spesa per il volontariato, dalla Protezione Civile, che lo vide in prima linea in Irpinia, in Albania a Punta Ala, e ancora con la Misericordia e non solo. Ingegnoso (lo chiamavano Archimede), dotato di notevoli risorse tecniche e di una multiforme capacità operativa, era sempre pronto a mettersi al servizio del prossimo, nella Parrocchia ma anche nella comunità cascinese più larga. Ranieri c’era. Se c’era bisogno, lui c’era. Comunque. Nel tempo ha saputo trasmettere, a chi ha avuto la fortuna di frequentarlo, la passione del fare qualcosa di utile per gli altri, sempre accompagnata dalle istruzioni per l’uso messe a disposizione di chi doveva proseguire il compito da lui iniziato (da applicare in maniera precisa e accurata, ci mancherebbe!). Una menzione particolare merita la sua assidua partecipazione alla Polifonica Cascinese. La carica di affetto, il commosso ringraziamento, l’intensità dell’abbraccio da parte di parenti, amici, volontari si è percepita ai funerali nella chiesa propositurale di Cascina. Segno della profonda la traccia che Ranieri ha segnato, con la sua esperienza di vita nella comunità cascinese.

Giuseppe Meucci