
Casa della Salute, primo bilancio. In dieci mesi trattati 1900 pazienti
In quasi un anno di attività la Casa della Salute di via Garibaldi con i suoi 34 medici di famiglia ha preso in carico 1900 pazienti, altri 500 si sono presentati agli open day e ben 1700 sono state le presenze registrate nell’ambulatorio infermieristico. Sono i numeri diffusi dell’Asl Toscana nord ovest precisando che "anche le attività sanitarie specialistiche sono aumentate nel corso dell’anno ed è anche punto di riferimento per le vaccinazioni (giovedì dalle 10 alle 12) sia con appuntamento, sia ad accesso libero per pazienti fragili, oncologici che devono iniziare la chemioterapia o persone con condizioni a rischio. Sono state 180 le vaccinazioni (varicella, papilloma virus, anti tetanica, pertosse, difterite, polio, Sars-Covid, epatite B, haemophilus, pneumococco, meningococco, morbillo, parotite, rosolia). Agli altri servizi recentemente si è aggiunto un ambulatorio specialistico diabetologico e un punto prelievi, cui afferiscono i pazienti diabetici della zona pisana, in un percorso multidisciplinare di presa in carico e follow up condivisi con i medici di medicina generale del territorio, in collaborazione con l’Asl Toscana nord ovest e l’Aoup. Un altro punto di riferimento importante per la cittadinanza è costituito dall’ambulatorio infermieristico, aperto tutti i giorni, con posti disponibili sia su appuntamento sia con accesso libero.
Grazie alla presenza di un esperto team infermieristico, coloro che soffrono di patologie croniche possono contare su un percorso di cura dedicato (ad esempio per le ferite difficili, la cura del piede diabetico, il posizionamento e lavaggio del pic e port ecc). Nell’ambulatorio è disponibile anche un percorso di consulenza. Infine, tutti i giovedì, fino a fine anno quando si concluderà il programma di screening, è possibile eseguire il test rapido gratuito per lo screening dell’epatite C.
Un test indolore e non invasivo che può diagnosticare una patologia oggi curabile. Infatti, qualora il test risulti positivo, il paziente viene immediatamente preso in carico dal medico di famiglia di guardia che prescriverà il test ematico di conferma per la ricerca del materiale genetico del virus, l’ecografia dell’addome e la visita epatologica da prenotare al centro specialistico di riferimento per avviare il percorso di cura. Dall’inizio della campagna si stima che siano stati eseguiti circa 400 test rapidi: un efficace strumento di prevenzione e di cura tempestiva in caso di diagnosi della malattia.