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Carne, liquori e formaggi al top I produttori svelano i loro segreti

PISA

"Terre di Pisa" crede nell’agricoltura sostenibile, nell’allevamento rispettoso dell’animale e nella sapiente arte di ascoltare la natura senza forzarne i ritmi. E così, da 150 anni l’Azienda agricola Carbonaia di Palaia alleva i suoi maiali allo stato semibrado. "Ho 220 capi – dice Alessandro Raugei –ma penso di ridurne il numero per puntare ancora di più sulla qualità e curare le vendite in maniera molto mirata". Ecco appunto che Raugei parla di una ricerca continua sulla qualità e non sulla ossessione per la quantità. Ed i suoi prodotti, i suoi salumi, affettati, prosciutti sono lì a dimostralo. Raugei ha perso un buon 20% durante la pandemia ma ciò non vuol dire che voglia rincorrere affannosamente grossi numeri di vendita. "Vendo ai macellai di fiducia e presso la Coldiretti in corte Sanac, il sabato": la sua azienda che ha retto il colpo sulla vendita di carni e purtroppo ha dovuto fare i conti con il lockdown "turistico". "Abbiamo anche un agriturismo e lì purtroppo abbiamo subìto perdite terribili, ma ci stiamo riprendendo". Poco più in là c’è una sfilata di bottiglie di liquori che attirano subito la vista. Incontriamo Fabio Elettrico un "alchimista" che crea sontuosi gin, bitter, sambuca ed altro ancora per il liquorificio "Il re dei re" che ha due sedi a Casciana Terme ed a Livorno. In dieci anni di attività ha vinto 20 premi internazionali. "Sono stato il primo in Italia a credere che si potesse unire il gin allo zafferano e ho creato l’Elektro Gin": dice con orgoglio Elettrico. Accanto un’altra "maestà", il pecorino delle Balze Volterrane Dop e Bio della Fattoria di Lischeto capitanata da Giovanni Cannas che ha inaugurato da poco un nuovo caseificio che esalta non solo il Km-zero ma anche il Watt-zero. "Abbiamo installato ben 40kilowatt con pannelli solari e fotovoltaici. Ci prendiamo cura in tutto e per tutto del nostro territorio, dei nostri pascoli, dei nostri allevamenti". E tutta questa cura, Cannas ce la offre sulla punta di un coltello per l’assaggio di uno strepitoso pecorino dop ricoperto da cenere di leccio. "E’ un formaggio che riscuote grandissimo successo anche in Francia, dove lo esportiamo in rivendite di altissima qualità".

Carlo Venturini