
"Il mio augurio è che questo 25 marzo possa essere uno spartiacque per lasciarci alle spalle questi due anni difficilissimi da tutti i punti di vista, due anni in cui non siamo riusciti ad incontrarci". E’ con queste parole che l’assessore alle tradizioni storiche Filippo Bedini ha illustrato le iniziative per il Capodanno Pisano, quattro appuntamenti in presenza con un filo
rosso che è l’essenza stessa del suo mandato di assessore: "Far riscoprire quei legami, quell’identità in cui la comunità deve tornare a riconoscersi". Quest’anno più che mai: "Perchè guardare alla storia è probabilmente l’unica strada percorribile per ripartire. Per costruire il futuro con consapevolezza e intelligenza occorre conoscere e far conoscere il passato, le tradizioni, usanze e le vicende della comunità. Ne sono fermamente convinto".
Il Capodanno. Venerdì 25 marzo: in questo giorno Pisa, secondo la tradizione, entra nel 2023, nove mesi in anticipo sul resto del mondo. È il Capodanno in stile Pisano che quest’anno, dopo due anni forzati di celebrazioni virtuali a causa del Covid-19, si apre nuovamente al pubblico. A partire dall’ppuntamento principale in Cattedrale quando a Mezzogiorno si svolgerà la cerimonia del raggio di sole che segna il passaggio al nuovo anno. Una tradizione che si richiama a quanto attestato già da documenti del X secolo che testimoniano come la città facesse coincidere l’inizio del nuovo anno con l’Annunciazione a Maria Vergine dell’Incarnazione di Gesù.
Il programma. Domani pomeriggio alle 17 nell’Atrio di Palazzo Gambacorti (piazza XX Settembre) sarà inaugurato il plastico restaurato con il contributo della Fondazione Pisa, che rappresenta gli Arsenali Repubblicani, realizzato per la mostra "Pisa e il Mediterraneo", tenutasi a Pisa nel 2003. "Un plastico meraviglioso – spiega l’assessore Bedini – che è stato uno dei primi oggetti che ho visto visitando il magazzino di Ospedaletto. Era in completo abbandono ed ha rappresentato il punto di svolta, l’inizio di un percorso di recupero che non è ancora ovviamente terminato". Interverranno: la Fondazione Pisa, l’architetto Roberto Masini, la professoressa Gabriella Garzella e lo storico Francesco Capecchi. La sera alle 21 si apriranno invece le porte del teatro Verdi: in programma c’è la serata evento "Pisa entra nel 2023". Prima le premiazioni delle associazioni pisane (ben 11) che si occupano di tradizioni, della storia e dell’identità di Pisa. A seguire "Le Follie del Capodanno pisano", spettacolo presentato dagli artisti: Messer Lurinetto, I Giullari del Diavolo, Il Giullar cortese, Rose Zambezzi, Shezan il fachiro, Urana. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.eventbrite.i (necessario il green pass).
E si arriva al giorno più importante: venerdì 25 marzo, alle 11.15, in Cattedrale si svolgerà la liturgia della Parola – officiata da Monsignor Giuliano Catarsi – con un momento di preghiera nel giorno della festa dell’Annunciazione del Signore. Alle 12 in punto tornerà la cerimonia del raggio di sole. Come ogni anno, da una finestra della navata centrale del Duomo un raggio di sole andrà ad illuminare la mensolina a forma di uovo posta sul pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano. E Pisa entrerà ufficialmente nel 2023. Il momento in Duomo – che vedrà l’annuncio del nuovo anno dalla voce del sindaco Michele Conti – sarà preceduta da un piccolo corteo che replicherà la medievale cerimonia dei censi (a cura dell’Accademia dei Disuniti). Il pomeriggio, alle 17, altro appuntamento: nella sala Baleari di Palazzo Gambacorti si svolgerà la conferenza "Porta San Marci De Guatholongo", organizzata dall’associazione Balestrieri di Porta San Marco. Intervengono Gianfranco Benvenuti, esperto di storia pisana, e Renzo Ciangherotti, segretario dei Balestrieri di Porta San Marco.
Francesca Bianchi