
Diego
Petrucci*
Lo dico e lo ripeto da troppo tempo, serve ripensare San Rossore prevedendo l’uomo al suo interno! Con regole strette e rigide, ma l’uomo fa parte, da secoli, della Tenuta e l’atteggiamento che vorrebbe escluderlo produce solo danni. La prova? Le decine di migliaia di metri quadrati di immobili pubblici e di pregio vuoti, fatiscenti, cadenti o anche semplicemente in stato di abbandono. Proseguire in un atteggiamento vetero-ambientalista è dannoso, oltre che incoerente con la storia. La presenza dell’uomo dentro la Tenuta sia vecchia di oltre mille anni poi abbiamo fatto una foto di immobili abbandonati: una situazione grave a cui si deve porre rimedio. E domenica sera presenteremo il terzo lavoro su prospettive e possibilità di sviluppo. Un anno fa lanciai l’idea di un “campo boe” attrezzato, con la possibilità di abbonamenti stagionali a costi popolari, davanti alla spiaggia di San Rossore. Posti limitati e regole rigide. Le boe possono essere pensate anche in modo non impattante ancorate a ‘corpi morti’ che siano in grado di sviluppare un ripascimento di flora e fauna marina. Dopo un anno chiedo al Presidente Bani di avere ancora più coraggio e prendere in seria considerazione l’idea delle boe al Gombo. Si perché il Gombo è da sempre la meta dei diportisti e negare questa possibilità non solo violerebbe una tradizione storica, ma sarebbe un duro colpo alla nautica. La vicenda, poi, delle multe inflitte in questi giorni sono una pessima pagina che viola il senso di comunità e mette a rischio la tenuta del sistema nel quale visitatori e “passionisti” non possono essere considerati come delinquenti. Lo dico con fermezza: sono sbagliate le regole e va ripensato il Parco! Porterò la questione in Consiglio Regionale dove ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità.
* consigliere regionale
Fratelli d’Italia