REDAZIONE PISA

Buscemi lancia ‘Pisa 2023’ "Chi è deluso, ci segua.."

Si chiama "Pisa2033" il nuovo "movimento di idee, laboratorio di scambi di impressioni, un osservatorio che intende agire in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno, e che non si riconosce in alcuna precisa appartenenza partitica". Lo hanno costituito l’ex assessore alla cultura, attore e regista, Andrea Buscemi (nella foto), l’ex ispettore di polizia (oggi in pensione) ed ex segretario del Silp Cgil, Claudio Meoli, e il commerciante, Andrea Pochini. Con loro nel comitato direttivo anche l’architetto Silvia Dall’Anese, l’attrice Martina Benedetti, Viviana Maglie Zaccheo (libera professionista) e l’operatrice turistica, Maria Teresa Galli. Pisa2033 ha anche l’omonima pagina Facebook per raccogliere suggerimenti e proposte ed è iscritta sul social network come "organizzazione politica".

"Tuttavia - assicura Buscemi - vogliamo per ora essere solo una piattaforma di idee e stimolare proposte da inserire nel dibattito pubblico in vista delle elezioni". Ma, a leggere bene il comunicato di lancio, nel mirino finisce soprattutto l’amministrazione Conti: "Noi pensiamo che alla vittoria del 2018 non sia seguita l’auspicata rivoluzione della qualità tanto ostentata da chi oggi governa e perciò è stata un’occasione mancata. Il dibattito fra i cittadini è in atto da tempo, anche se forse nel Palazzo non arrivano bastevoli segnali di malcontento". Certo, stoccate arrivano anche per il Pd e suoi alleati sottolineando "la decennale autoreferenzialità di un centrosinistra la cui gestione amministrativa resta per molti pisani un ricordo quantomeno chiaroscurato". Per questo, dicono i promotori, "PIsa2033 rappresenta un folto gruppo di cittadini che non sono arrabbiati con nessuno in particolare, ma si sentono molto delusi" pur ammettendo "che l’attuale e le precedenti amministrazioni hanno pur fatto qualcosa di buono per la città, ma crediamo che oggi la maggior parte della classe dirigente che ha gestito il destino della città abbia probabilmente già espresso il massimo della propria potenzialità". Infine, la conclusione spiegando la scelta del nome: "I 10 anni che abbiamo davanti saranno decisivi, e crediamo che non sia più il caso di accontentarci di visioni di modesta e breve gittata".