"Biglietto unico per musei e luoghi di cultura pisani Noi siamo pronti, gli altri no"

"Biglietto unico per musei  e luoghi di cultura pisani  Noi siamo pronti, gli altri no"

"Biglietto unico per musei e luoghi di cultura pisani Noi siamo pronti, gli altri no"

"Cultura e turismo a Pisa? La città soffre di una turistizzazione di massa all’ombra della Torre. Né la destra né la sinistra che ha governato per venti anni, sono riuscite a fare uno straccio di biglietto unico, ossia la carta dei musei". Su cultura e turismo, la lista Una città in comune, con Ciccio Auletta candidato a sindaco, è chiara: "Il Comune deve fare da regia. Deve far sedere al tavolo Università, i privati di Palazzo Blu, i musei statali. L’input deve partire proprio dall’amministrazione comunale. Per ora ognuno si è mosso per conto proprio per portar acqua solo al proprio mulino e non alla comunità". Ma come fare? Elena Franchini della lista civica, precisa. "Il biglietto unico non significa fare entrare gratis nei luoghi della cultura, significa avere vantaggi, piccoli sconti, agevolazioni con il grande vantaggio di avere in un’unica ‘carta’ tutta Pisa in tasca.Chi ha quel biglietto unico può usare i mezzi pubblici per raggiungere questo o quel museo". E lo dice mostrando, con Auletta una mappa-brochure dei luoghi conosciuti e sconosciuti di Pisa e la lista mostra anche il biglietto unico che si chiama ’Pisae’. Auletta incalza: "Noi siamo pronti. Martinelli e Conti? Dicono la stessa e identica cosa. Che ha fatto il centro sinistra in questi 20 anni sul biglietto unico? E per la cultura? Che ha fatto il ministro Franceschini per la biblioteca universitaria? Che ha fatto Conti per inserire nel sistema cittadino, l’offerta museale ad esempio di Unipi? C’è un’aggravante però, il centro sinistra ha governato 20 anni buoni". La parola torna a Franchini. "Non ci interessa accalappiare i turisti. Se monumenti, musei, i luoghi storici e culturali per ora abbandonati, venissero valorizzati come si deve, sarebbero i turisti a cercarci. Ma prima dei turisti, l’arte, la cultura, il patrimonio storico è un bene di tutti, del mondo e della comunità dei cittadini. Basta con la politica ‘acchiappaturisti’. Un turismo così precarizza il lavoro. La ricchezza del turismo mordi e fuggi va nelle tasche di pochissimi e non lascia sul territorio alcun valore duraturo. Se il turista morde e fugge, fuggono anche denaro e indotto. "Abbiamo ideato una mappa con un itinerario inconsueto con 14 luoghi del centro da riaprire o da riscoprire": chiosa Franchini.

Carlo Venturini