
"Inaccettabili quattro screen-shots venduti come piano di prefattibilità, non cediamo ai diktat fiorentini" a dirlo è il consigliere comunale Pd e segretario dei giovani dem Pisa, Enrico Bruni che non ci sta alla decisione di dare via libera al nuovo centro addestramento dei Carabinieri al Cisam. "Nei giorni scorsi ho fatto richiesta di accesso agli atti sia per il Piano di prefattibilità, sia per il Piano Integrato del Parco – spiega Bruni -. Dalle quattro slides rese note, di fatto quattro screen-shots presi da Google Maps, apprendiamo che il Piano di cui parlava il verbale del Ministero della Difesa è una grande farsa: non esiste alcuna base diffusa, nessun progetto reale, né tantomeno nessun dato concreto a cui fare riferimento, soltanto quattro fotografie satellitari che rispondono a ben pochi interrogativi". Il consigliere fa riferimento alla riunione della Comunità del parco di lunedì scorso nella quale il suo stesso partito si è spaccato sulla decisione dopo che il sindaco di San Giulianoo Di Maio e il presidente della Provincia di Pisa e sindaco di Vecchiano Angori hanno disertato la votazione. " Conti ha dato il via libera a un progetto di cui ignora la reale portata – continua Bruni -. Ma in tutto questo ha ragione il sindaco Di Maio, dicendo che, nonostante le decise prese di posizione da parte di esponenti del Partito, primo tra tutti il segretario comunale Andrea Ferrante, è mancata una discussione del Partito Democratico a livello provinciale in merito alla vicenda". Stoccate anche al presidente del parco Lorenzo Bani (Pd) e al governatore Eugenio Giani: "Bani porta avanti una linea completamente slegata dai circoli e dalle unioni comunali della provincia di Pisa, il presidente Giani viene a Pisa solo per calare dall’alto decisioni prese a Firenze; sul Parco come, solo per citarne due, sugli scali aeroportuali e la direttiva Bolkestein". La crepa tra i dem pisani e la Regione su fa sempre più grande, con anche il circolo Pd di Sant’Ermete, Putignano, Coltano e Ospedaletto che si accoda parlando di "scempio ambientale irreversibile. Verrà abbattuto un bosco di 2500 piante – scrive il circolo dem che rilancia le dichiarazioni fatte in un’intervista a La Nazione, del segretario comunale Ferrante-. È inaccettabile che la base militare nel parco venga considerata, come ha detto Giani, a grande occasione per la città. Non sono affatto chiari né i volumi che verranno costruiti né dove si reperiranno i finanziamenti per gli annunciati (ma non certi) recuperi degli immobili storici di Coltano".
Enrico Mattia Del Punta