
Un risultato netto e inconfondibile: la Lista 1 ha conquistato tutti e 5 i posti in palio per il rinnovo del comitato gestore di Asbuc Vecchiano, Nodica, Avane e Filettole. Con 734 votanti totali, a fronte degli 88 delle ultime elezioni del 2015, il nuovo comitato è così composto: Paolo Burba (418 voti); Lorenza Lorenzini (345 voti); Daniele Carmignani (320 voti); Aldo Mattioli (264 voti); Leonardo Debbia (259 voti). Viene dunque eletta la Lista 1 al completo, denominata "Salviamo il Monte, Torniamo al Lago". "Una partecipazione massiccia, nonostante il freddo pungente e l’emergenza sanitaria, a queste elezioni importanti per il nostro territorio che ha portato le persone ad aspettare il proprio turno di voto all’aperto anche per diverso tempo – è il commento del sindaco Massimiliano Angori –. È il segnale chiaro che i cittadini hanno avuto voglia di partecipare ed esprimersi, nonostante la pandemia, sul futuro del comitato, organismo di importanza rilevante per il nostro territorio. Il tutto si è svolto per il meglio nelle operazioni di voto, anche attraverso una fila ordinata e composta di persone, in base alle normative anticontagio da Covid19. Un ringraziamento a tutti i cittadini che hanno votato e a tutti gli operatori e al presidente del seggio elettorale, che hanno lavorato instancabilmente dalle 6 del mattino di domenica, fino alle 4 di lunedì. Un bell’esempio di partecipazione attiva, in questo clima istituzionale fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria. Complimenti ai neo eletti, ai quali auguriamo buon lavoro, auspicando di iniziare presto un proficuo dialogo istituzionale".
Molto soddisfatto del risultato l’assessore Lorenzo Del Zoppo, che si era speso anche in prima persona per sostenere la Lista 1. "Una bella affermazione che segna il netto rifiuto dell’attuale gestione e la voglia di cambiare passo, soprattutto abbandonando l’idea sconsiderata della riapertura della cava – sottolinea Del Zoppo –. Un ‘no’ popolare e chiaro. Per cui più partecipazione, più condivisione delle scelte: l’Asbuc non è un club ma un istituto di tutti, la cui gestione positiva deve andare a vantaggio della collettività. Sono sicuro che i nuovi componenti del comitato sapranno interpretare al meglio queste istanze. Ha vinto e si è affermata un’idea del territorio più partecipata e condivisa; sconfitta nettamente quell’impostazione retrograda dello sfruttamento ambientale e i suoi sostenitori dentro e fuori l’Asbuc".
i.v.