Pisa, 15 giugno 2025 – Dovrebbe fare ritorno oggi pomeriggio in Italia l’arcivescovo di Pisa, monsignor Saverio Cannistrà, rimasto bloccato in Giordania insieme a una delegazione di vescovi toscani guidata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana. Il gruppo si trovava in pellegrinaggio in Terra Santa, ma è stato costretto ad abbandonare la Città Vecchia di Gerusalemme a causa delle tensioni esplose nella notte tra giovedì e venerdì tra Israele e Iran.

Cannistrà dovrebbe imbarcarsi nel pomeriggio su un volo in partenza dall’aeroporto internazionale Regina Alia di Amman nel pomeriggio con destinazione Roma. Ieri, invece – come annunciato da Toscana Oggi – sono già rientrati in Italia il vescovo di San Miniato, Giovanni Paccosi, l’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, e il vescovo di Livorno, Simone Giusti. Insieme a loro anche un laico della diocesi di Siena. Il gruppo è arrivato a destinazione nel primo pomeriggio.
Cannistrà aveva raccontato a La Nazione i momenti concitati della fuga e gli alert ricevuti sul cellulare alle 3 del mattino, che segnalavano l’imminente attacco iraniano. “Siamo viaggiatori pazienti – aveva detto l’arcivescovo –. Abbiamo dovuto lasciare in fretta la Città Vecchia, che stava per essere chiusa, ma siamo riusciti a celebrare la messa al Santo Sepolcro. La situazione è ancora instabile e imprevedibile”, aveva spiegato mentre si trovava con la delegazione al valico di Allenby, al confine tra Israele e la Giordania.
Il rientro, con la riapertura dello spazio aereo, è previsto per il pomeriggio di oggi. Al termine del loro pellegrinaggio, i vescovi toscani sarebbero dovuti partire da Tel Aviv, ma dopo la chiusura dell’aeroporto, la Custodia di Terra Santa ha organizzato per loro il trasferimento ad Amman, dove sono stati accolti in un albergo vicino al Terrasanta College dai francescani missionari presenti sul posto in attesa del primo aereo disponibile.