
di Antonia Casini
"Riaprire ora quando tutti chiudono è una Roba da matti". Diana Gallo, presidente della cooperativa L’Alba, sa che la loro è una scommessa. "Ci crediamo". Si riaccendono le luci della pizzeria in via delle Belle Torri 8 a Pisa (050 544211 info: [email protected]).
Dopo due anni di stop.
"Vogliamo ripartire dopo un biennio di chiusura per il Covid. All’inizio abbiamo provato con l’asporto, ma i costi non venivano coperti".
Un altro canale, oltre al bagno Big Fish, al ristorante del Quore e al catering.
"Abbiamo pensato che per i ragazzi la pizzeria fosse un locale più smart. E poi tenerlo spento fa tristezza".
E con il forno elettrico? Tante spese... con i rincari delle bollette, molti hanno deciso di ridurre le aperture.
"Luce e gas sono un grosso problema per i circoli. Non siamo incoscienti, ma non vogliamo neppure farci scoraggiare. I costi sono sempre stati alti, proveremo a ritoccare i prezzi. Ma vogliamo offrire un servizio dando opportunità di lavoro. Non vogliamo rimanere a casa a fare la calza. Viva la socialità".
Il virus ora fa meno paura.
"Sì e comunque rispetteremo le regole. Certo, anche i governi non possono bacocchiare sempre le piccole e medie imprese su cui poi si regge la nostra economia. Devono studiare strategie di aiuto".
Come e quando sarà l’inaugurazione?
"Sabato 8 ottobre con una drag queen, Valerio, in arte Lalique Chouette, e un menù a 15 euro: pizza, patatine e il dolcino del cuore".
E pizze particolari?
"Preparate con farine di grani antichi, a lievitazione naturale di 48 ore, con ingredienti scelti con cura e passione. Ci saranno le classiche, le gourmet e quelle a forma di cuore e poi una - pistacchi e salmone - dedicata proprio alla drag queen. Vogliamo ironizzare sulla differenza e l’accettazione della diversità. Insomma, ben vengano tutte le forme del nostro essere".
Chi ci sarà in cucina e a servire ai tavoli?
"I nostri soci, i volontari dell’associazione Alba, gli operatori, i ragazzi dei corsi riabilitativi. Le persone che seguono i nostri percorsi di inclusione sociale, qualcuno del bagno".
Vi occupate poi formazione.
"Per includere ragazzi con problematiche. Abbiamo i nostri spazi per l’autonomia e collaboriamo con il Cescot di Confesercenti per contrastare l’abbandono scolastico: studiano per diventare barman e pizzaioli".
Il messaggio?
"Provare a riaprire perché abbiamo la voglia di farcela e di stare di nuovo insieme. Ai clienti diciamo, venite a trovarci!".