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Addio al professor Antonio Marcello Calamia A dicembre la sua ultima lezione in Ateneo

Avvocato cassazionista, era un esperto di diritto internazionale. "Grande oratore che sapeva conquistare i suoi studenti"

Addio al professor Antonio Marcello Calamia A dicembre la sua ultima lezione in Ateneo

È morto ieri, dopo una lunga malattia, il professor Antonio Marcello Calamia. Aveva 71 anni, era nato nel 1952 a Campi Salentina, in provincia di Lecce, e si era laureato nel 1974 in Giurisprudenza all’Università di Pisa, dove poi fino al 2022 era stato professore ordinario, insegnando le materie del Diritto internazionale e del Diritto dell’Unione europea. Il professor Calamia è stato anche un noto e affermato avvocato cassazionista, specializzato in materia contrattuale interna e internazionale, nei diritti societario e concorsuale, comunitario e internazionale. Nel corso della sua carriera universitaria aveva ricoperto numerosi incarichi: era stato direttore dell’Istituto di diritto internazionale, direttore della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, direttore del Master Gemp, direttore dell’Osservatorio sul diritto europeo dell’immigrazione. Aveva inoltre svolto una apprezzata attività di docente nell’ambito della preparazione alla diplomazia, formando allievi che hanno poi occupato posizioni di rilievo della diplomazia italiana.

Nel 1984 era stato docente al corso di Specializzazione in relazioni internazionali, organizzato dalla direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero per gli Affari Esteri Italiano in collaborazione con l’Istituto del Servicio Exterior de la Nation di Buenos Aires. Riconosciuta e apprezzata era la sua attitudine comunicativa che appassionava gli studenti, attratti dalla sua capacità di calare gli istituti giuridici nel quadro politico internazionale e nei casi pratici.

Proprio agli studenti e agli allievi aveva dedicato nel dicembre scorso l’ultima lezione, nel corso della quale aveva presentato un suo lavoro, con nuove riflessioni su temi che avevano caratterizzato la sua attività di ricerca. Noto studioso e apprezzato professionista, è stato una valida guida per generazioni di studenti, nonché prezioso consulente nell’attività professionale. Ne è testimonianza l’attività svolta nelle aree di competenza del diritto internazionale, delle procedure concorsuali, delle ristrutturazioni aziendali e della tutela del diritto della concorrenza in ambito nazionale, dell’Unione Europea e internazionale attraverso lo studio legale di cui era titolare e che ha formato numerosi professionisti negli oltre quarant’anni di esercizio della professione forense. Ha affrontato la lunga malattia con grande consapevolezza e serenità, tra il sostegno della famiglia, degli amici e dei più stretti collaboratori.

Emblematiche le sue parole nell’ultima pubblicazione: "Cambiano all’improvviso le prospettive, si apprezzano presenze affettuose, di amici, di colleghi. Ma più di tutto la presenza di Daniela, di Andrea e di Giulia sono e rappresentano un punto forte di aiuto nelle battaglie in essere. Con loro, Alina e Alessandro, accanto è stato tutto meno difficile; così come l’affetto che mi ha inondato da parte di fratelli e nipoti. Affetto aspettato, affetto che ha finito per lenire i momenti di grande difficoltà".

Lascia la moglie Daniela, i due figli Andrea e Giulia e moltissimi affetti.