
In tanti, in queste settimane, hanno sperato e pregato per lui. Ieri, alle 13, però, il cuore di Gianluca Barsotti (nella foto), 51 anni, ha cessato di battere all’ospedale di Firenze dov’era ricoverato per complicanze dell’infezione da Covid. Barsotti era conosciutissimo, un pezzo di vita di Ponte a Elsa, dove viveva con la madre, e di San Miniato dove lavorava come impiegato nello studio legale degli avvocati Crescenzio e Ferdinando Franci. Ma, più precisamente, Barsotti era conosciuto un po’ in tutta la diocesi: appassionato di musica erano un organista molto apprezzato e, nel tempo, ha suonato un po’ in tute le chiese. Per prima, ovviamente, veniva la sua parrocchia, la chiesa di Poggio a Pino a Ponte a Elsa. Ma Barsotti, appunto, lo conoscevano tutti anche in città.
L’avvocato Crescenzio Franci non nasconde il grande dolore per la morte del 51enne che aveva preso a lavorare in studio quando era poco più che un ragazzino: "Da trent’anni era con noi – dice l’avvocato –. Gianluca era una persona buona, disponibile con tutti, amico di tutti, sempre allegro. Purtroppo non ce l’ha fatta, dopo che aveva contratto il Covid una seconda volta". Barsotti aveva già avuto il Coronavirus, si apprende, in forma lieve. Tempo dopo. d’agosto, si è sentito di nuovo male. Dopo i primi giorni in una residenza sanitaria a Signa, le sue condizioni erano peggiorate fino a rendere necessario il ricovero ospedaliero e il successivo trattamento in terapia intensiva.
"Avevamo sperato che potesse farcela – dice il sindaco Simone Giglioli –. Gianluca era era davvero una brava persona. Sono molto addolorato, perdiamo tutti un amico. Lui è la settantottesima vittima del nostro territorio dall’inizio della pandemia. E il più giovane". La salma arriva oggi nella chiesa della Misericordia. Venerdì alle 10 le esequie nella chiesa di San Domenico.
Carlo Baroni