
Addette al servizio di pulizia presso Poste Italiane in sciopero. Ieri mattina rappresentanti sindacali e lavoratrici si sono dati appuntamento davanti alla sede delle Poste a Pisa in piazza Vittorio Emanuele per contestare il taglio delle ore di lavoro. "Poste ha comunicato all’azienda appaltata Issi Italia di tagli importanti sui servizi di pulizia. L’azienda senza confrontarsi con i sindacati ha presentato i nuovi contratti da firmare alle lavoratrici, tutto questo nel mese di agosto – denuncia la segretaria della Filcams Cgil di Pisa Catia Santochi -. Su Pisa, le addette interessate da questi tagli delle ore di lavoro sono circa una decina su un totale di 24 lavoratrici. Un esempio eclatante è quello di una lavoratrice che passerà da 15 ore a settimana a 6 ore e mezzo, oltre il 50 per cento". A fronte della decisione dell’azienda è stato chiesto un incontro nazionale con Poste. "La committenza risponda e riceva le organizzazioni sindacali – continua Santochi -. Le pulizie negli uffici postali sono già da tempo ridotte al minimo". Le ore di lavoro per la pulizia e la sanificazione erano state aumentate a fronte dell’emergenza Covid, ma come spiega la sindacalista: "L’azienda non ritiene ci sia più la necessità". "Le ore Covid erano molto importanti per noi – sottolinea la rappresentante sindacale Filcams, Nadia Luperini -. Gli uffici venivano sanificati due volte al giorno garantendo un servizio importante per la clientela, ma non solo. Avere quelle tre ore in più alla settimana per noi lavoratrici significava avere cento euro in più in busta paga, una cifra che per tanti di noi può fare la differenza. I nostri stipendi, infatti, non arrivano ai mille euro, senza contare gli spostamenti a nostre spese. C’è chi è impiegato in uffici postali spersi per la provincia e fa migliaia di chilometri al mese, senza alcun rimborso". Enrico Mattia Del Punta