
Il restauro del Galeone Rosso e il sopralluogo dell’assessore Bedini
Una nuova vita per il Galeone rosso storico delle Repubbliche Marinare. Sono in corso lavori di manutenzione straordinaria sul primo Galeone rosso originale in legno, costruito nel 1956 dai maestri d’ascia della Cooperativa Gondolieri di Venezia, insieme agli altri galeoni delle città di Amalfi, Genova e Venezia. L’intervento, per un importo complessivo di 35.600 euro, è stato affidato a una ditta specializzata di Genova ed è attualmente in fase di realizzazione. Martedì si è svolto un sopralluogo al cantiere da parte dell’assessore Tradizioni della storia e dell’identità di Pisa, Filippo Bedini, e dei tecnici comunali, che hanno potuto constatare l’andamento positivo dei lavori.
Il primo Galeone rosso pisano è stato utilizzato fino al 1984, anno in cui è stato dismesso a favore degli scafi in vetroresina. Dopo il ritiro dall’attività, l’imbarcazione è rimasta per anni in uno stato di grave abbandono sotto il ponte della Fipili, lungo il Canale dei Navicelli, esposta alle intemperie e ridotta a contenitore di rifiuti. L’obiettivo finale è la sua musealizzazione, affinché possa essere restituita alla città come testimonianza viva della storia e dell’identità marinara di Pisa. "Fin dall’inizio del mio insediamento - dichiara l’assessore alle Tradizioni della storia e dell’identità di Pisa, Filippo Bedini - ho provato a trovare all’esterno del Comune le risorse per il restauro del Galeone rosso storico, ma senza fortuna. Alla fine come Amministrazione ci siamo convinti a intervenire comunque, facendoci carico da soli di tutto. Sono state accantonate le risorse necessarie e abbiamo trovato i professionisti più validi per effettuare il restauro nelle persone dei maestri d’ascia Valentina Cappellari e Giovanni Valsecchi, che nel loro laboratorio di Borzonasca, in provincia di Genova, dalla scorsa primavera si sono presi cura del vecchio scafo pisano.
Il lavoro sin da subito non si è presentato semplice. Ma dopo la sverniciatura le condizioni di deterioramento della barca sono apparse addirittura molto più avanzate di come i restauratori si aspettassero. Dopo più di 40 anni l’aquila è tornata a incastonarsi nella prua del Galeone rosso". "Tra pochi mesi, probabilmente a inizio 2026, il nostro scafo storico tornerà, in tutta la sua restituita bellezza, sulle sponde dell’Arno per diventare attrazione per la promozione degli eventi delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane".