
Termeland
Montecatini, 28 maggio 2025 – La famiglia De Luca, titolare del parco giochi Termeland, da 25 anni attivo tra viale Bicchierai e viale Leopardi, si aggiudica per circa 175mila euro la proprietà del terreno dove sorge la struttura, fino a ieri inserito nel compendio delle Terme. La cessione è avvenuta nell’ambito del concordato preventivo in continuità a cui è sottoposta la società. L’offerta irrevocabile di acquisto dell’area non è stata seguita da altre e, ieri mattina, alla scadenza dei termini il terreno è diventato della famiglia De Luca. I gonfiabili e le altre attrazioni per bambini sono ormai un punto di riferimento, dal punto di vista dell’intrattenimento riservato alle famiglie, ma anche per i progetti sociali a cui la struttura collabora, a Montecatini e nel resto della Valdinievole. Alberto De Luca, patron del parco giochi, ha ricevuto con grande gioia e commozione la notizia. Esponente di una famiglia di imprenditori versiliesi con decenni di esperienza nel settore dell’intrattenimento per i più piccoli, ha creduto molto nella città, fin dall’inizio del progetto.
“Ho ricevuto davvero molto da Montecatini – sottolinea – così come penso di aver dato un contributo importante a questa comunità. Siamo partiti con sei gonfiabili e oggi offriamo tante opportunità ai bambini per divertirsi e stare bene. L’acquisto del terreno dove sorge Termeland, dove per anni siamo stati in affitto, ci consente adesso di progettare un’attività invernale con una certa continuità”.
La città, adesso, attende di conoscere le decisioni del tribunale fallimentare e degli organi del concordato in merito allo spacchettamento dei beni strategici delle Terme. Due procedure comprendenti tutti gli immobili più importanti non hanno prodotto risultati e, con l’inizio dell’estate, è attesa la vendita per singoli lotti, comprendenti anche più beni. Alcuni consiglieri comunali, nel rispetto della legge, vorrebbero che venisse valutata l’indivisibilità delle Terme Leopoldine e dell’ex istituto Grocco, nella procedura di vendita. Nel caso in cui venisse realizzata l’agognata piscina nel secondo edificio, infatti, la palazzina che una volta ospitava vari specialisti, secondo questo parere, viene ritenuta un elemento da integrare al progetto e non da destinare ad altro uso. Il sindaco Claudio Del Rosso, supportato dai gruppi di maggioranza, ha comunque sottolineato la necessità di rispettare la procedura concorsuale.
Daniele Bernardini