
Bloccato il ripristino della frana sulla SP3 a Pietrabuona che prevede ancora il senso unico alternato
Il taglio dei fondi per la manutenzione straordinaria delle strade della Provincia prospettati dal Governo continuano, ancora, a far discutere e creare polemica sul territorio. Se ne è parlato anche martedì sera a Monsummano, in un apposito incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico, ma che ha messo in evidenza tutte le criticità del caso. In quella circostanza, la consigliera provinciale, nonché sindaco di Larciano, Lisa Amidei è tornata a tuonare sul ritiro parziale dei fondi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Questo lo stato dell’arte: per il 2024 la Provincia era beneficiaria di un contributo significativo per quattro interventi di manutenzione straordinaria in Valdinievole, ovvero le asfaltature della SP22 (il vialone del Melani per tutti), la SP26 Camporcioni, il ripristino della frana sulla SP3 a Pietrabuona che, attualmente, prevede ancora la presenza di un semaforo per senso unico alternato ed il rifacimento della SP633 a Parignana, anche qui per frana. Nel mese scorso i primi due cantieri sono partiti ma gli altri, ritenuti ugualmente prioritari, sono stati sospesi a causa del ritiro del 70% del finanziamento da parte del Ministero. "Avevamo già avviato le conferenze di servizi, incontrato i sindaci dei territori coinvolti e annunciato ai cittadini l’imminente avvio dei cantieri – afferma Lisa Amidei –, la notizia della revoca dei fondi ha colpito duramente le aspettative delle comunità locali, lasciando fermi interventi fondamentali per la sicurezza e la viabilità".
Così facendo, il dirigente della Provincia ha dovuto bloccare la firma dei contratti con le ditte assegnatarie dei lavori e, di conseguenza, ad oggi non si può procedere con questi due cantieri, nonostante fosse già tutto pronto. Da qui un nuovo appello che la stessa Amidei rivolge al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, affinché riveda la decisione e riassegni le risorse originariamente destinate alle province: "È indispensabile che il Governo comprenda quanto queste opere siano vitali per la sicurezza dei cittadini e per lo sviluppo dei nostri territori". E, in questa panoramica, si parla di fondi relativi ad interventi programmati per l’anno scorso: se non ci saranno cambi di rotta, il rischio è che tutto si fermi per le manutenzioni straordinarie del 2025 e a seguire.